In occasione del viaggio in Cina di Matteo Renzi per partecipare al G20 che si sta svolgendo in queste ore, il 4 settembre è stato siglato un accordo tra il Governo italiano e il colosso cinese Alibaba Group, una compagnia privata con sede a Hangzhou composta da diverse compagnie che si occupano di commercio elettronico: mercato online, piattaforme di pagamento e compravendita, motori di ricerca per lo shopping e servizi per il cloud computing. 

Lo scopo dell'intesa è combattere la contraffazione dei prodotti dop e igp come ad esempio il parmigiano o il prosecco non prodotti in italia; inoltre, consentirà ai produttori del Bel Paese di soddisfare la crescente domanda di Made in Italy sulla piattaforma cinese che vanta ad oggi oltre 430 consumatori.

Alibaba si impegna ad eliminare dal sito le inserzioni di beni contraffatti entro 3 giorni e ad avvertire i venditori di questi prodotti che stanno violando le indicazioni geografiche italiane. In più il colosso cinese non si limiterà a proteggere la cultura eno-gastronomica del nostro paese, ma di istruire e informare i consumatori sull'importanza delle indicazioni geografiche alimentari in modo da promuovere le nostre eccellenze. Per individuare le inserzioni che commercializzano beni italiani che in realtà tali non sono, il Ministero delle politiche agricole ha costituito un gruppo operativo con il compito specifico di trovare i falsi e di fare rapporto ad Alibaba.

Il progetto è nato un anno fa in occasione della manifestazione Vinitaly, dopo la quale il fondatore di Alibaba, Jack Ma ha fatto in modo che sul sito cinese le aziende vitivinicole italiane passassero da 2 a 50 con oltre 500 etichette. Nelle prossime settimane la Cina sarà inserita in un piano straordinario di internazionalizzazione degli investimenti con l'obiettivo di introdurre le aziende italiane in un mercato dal potenziale di crescita molto vasto; in pochi mesi nel 2016, infatti, la crescita delle esportazioni di vino in Cina sono cresciute di ben 42 punti percentuale, creando così un giro d'affari di un miliardo di euro.