Un immigrato senegalese è stato aggredito a Roma, una decina di giorni fa, da un autista dell'Atac ed ha presentato una denuncia alla Polizia. Il giovane immigrato, dopo le minacce e l'aggressione, è tornato impaurito nel centro di accoglienza dove soggiorna da tempo, a Roma Nord.

L'autista gli aveva chiesto un po' di droga

Un episodio di razzismo e violenza a Roma. Il protagonista è un giovane senegalese che non avrebbe mai immaginato di essere trattato in un modo simile dal conducente di un mezzo pubblico.

L'autista dell'Atac si è subito avvicinato al senegalese e gli ha chiesto un po' di droga. Dinanzi al suo diniego il conducente ha dato in escandescenze ed ha iniziato a minacciarlo con un coltello militare che, nel frattempo, aveva tirato fuori dal suo marsupio. Non solo. L'autista ha chiesto 50 euro all'immigrato. Questo, allora, è sceso subito dall'autobus ed è fuggito. Un'esperienza traumatica. Il migrante ha provato molta paura ed è stato tranquillizzato dagli amici e dai volontari presenti nel centro di accoglienza di Roma Nord. Sebbene la vicenda sia avvenuta 10 giorni fa, solo ora è balzata agli onori delle cronache.

Tirapugni e bandiere con croci celtiche in casa dell'autista

I poliziotti del Commissariato Ponte Milvio, dopo la denuncia del senegalese, hanno chiesto e poi ottenuto un decreto di perquisizione nella casa dell'autista dell'Atac. Gli agenti, una volta entrati nella casa dell'uomo, hanno scoperto oggetti che fanno ritenere la sua vicinanza ad ambienti dell'estrema destra romana. Tirapugni, coltelli di varie dimensioni, bandiere con fasci littori e croci celtiche, ed oggetti simili erano contenuti in un sacco. L'autista è stato denunciato per violazione della legge sulle armi e rapina. 

E' costato caro, dunque, all'immigrato salire su quell'autobus dell'Atac. L'autista l'aveva scambiato per un pusher e gli aveva chiesto un po' di fumo. Il senegalese, però, non è uno spacciatore. Il rissoso autista, allora, ha preteso 50 euro, puntandogli quel coltello che, prima, era riposto nel marsupio. E' successo poco prima di mezzanotte, quando sull'autobus non c'era nessuno.