A Napoli un uomo di 42 anni è stato arrestato dai carabinieri per minacce di morte e maltrattamenti sulla propria moglie. E' accaduto nel Rione Sanità. Ad allertare le forze dell'ordine è stata proprio la donna. L'aggressione è avvenuta a seguito di una banale liti tra i due coniugi. Il malvivente, condotto nel carcere di Poggioreale, stava già scontando gli arresti domiciliari per evasione e vari reati contro l'incolumità pubblica.
La dinamica della tragedia sfiorata
I carabinieri della stazione Stella, insieme ai colleghidel Reggimento Campania, sono giunti nell'abitazione al Rione Sanità, quartiere a nord del centro storico di Napoli,avvisati da una telefonata della donna.
Le forze dell'ordine hanno colto in flagranza di reato il marito della vittima mentre le stava puntando un coltello alla gola, minacciandola di morte. A quel punto l'aggressoreha tentato la fuga ma è stato prontamente raggiunto e fermato dai militari prima che riuscisse a scappare dalla propria abitazione. L'uomo è stato condotto nella casa circondariale di Poggioreale dove dovrà rispondere dei reati che ha commesso.
La casa al Rione Sanità, dove si è sfiorata la tragedia, è stata sottoposta a perquisizione subito dopo l'arresto. I carabinieri hanno rinvenuto sotto alle lenzuola del letto matrimoniale un altro coltello con una lama lunga sei centimetri. Sono state condotte poi ulteriori indagini che hanno portato alla luce altri particolari.
L'uomo era già noto alle forze dell'ordine per essere stato protagonista di altri reati di minacce di mortealla moglie e maltrattamenti in famiglia. Nel 2014 era stato già arrestato e adesso stava scontando la misura cautelare dei domiciliari. Sul posto sono accorsi anche i medici del 118 che hanno riscontrato nella donna un forte stress psicomotorio e per tranquillizzarla hanno dovuto usare dei sedativi.
Un ennesimo caso di violenza sulle donne che fortunatamente si è risolto prima che si concretizzasse latragedia con il pronto intervento dei carabinieri allertati dalla grande forza di volontà della vittima.