A Crotone, un uomo di 36 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato per tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane aveva infatti minacciato la sorella con un’ascia e cercato di incendiare la sua automobile, in in seguito ha avuto atteggiamenti minacciosi anche nei confronti degli agenti della polizia che erano intervenuti sul posto.
Nelle ore precedenti, sempre nella città calabrese, la Polizia di Stato aveva notificato un’ordinanza di divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di marito e moglie per comportamenti vessatori nei confronti della nipote.
Crotone, tentata estorsione e danni alla proprietà
Secondo le ricostruzioni l'uomo si era recato a casa della sorella con l'intenzione di costringerla a prestargli la sua auto. L'uomo, in crisi di astinenza da sostanze stupefacenti, ha minacciato la donna con un’ascia, chiedendole insistentemente di avere l'automobile per poter andare in una città vicina a comprare droga.
Dopo il rifiuto della sorella, l’uomo ha dato in escandescenze: prima ha danneggiato il portone di casa, poi ha fatto altrettanto con l'auto parcheggiata nel cortile, frantumando i vetri e cercando di incendiarla con del liquido infiammabile.
L'intervento della polizia e l'arresto
Al momento dell’arrivo della polizia, l'uomo, visibilmente alterato e fuori controllo, ha continuato ad aggredire verbalmente la sorella.
Quando gli agenti hanno cercato di fermarlo, l'uomo ha minacciato anche loro, brandendo l’ascia.
Gli agenti hanno deciso di utilizzare il taser per immobilizzarlo, facendo cadere l’ascia a terra. Dopo averlo bloccato, sono riusciti ad arrestarlo: ora l'uomo è a disposizione dell'autorità giudiziaria, nella casa circondariale di Crotone.
Crotone, divieto di avvicinamento
Sempre a Crotone nella giornata del 4 aprile, la Polizia di Stato ha notificato un’ordinanza che impone il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico nei confronti di una coppia di coniugi. I due sono accusati di aver avuto una serie di comportamenti vessatori nei confronti della loro nipote, minacciandola e aggredendola fisicamente per motivi legati a questioni condominiali.
I due zii, lui di 71 anni e lei di 64, sono ora indagati per atti persecutori e lesioni personali. Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito della denuncia della nipote, che ha raccontato di subire da oltre un anno una serie di atteggiamenti vessatori da parte dei due parenti.