Un’altra giovanissima vita spezzata nelle strade della Sardegna. Stefano Nania, 18 anni, sassarese, è morto la scorsa notte 20 settembre sulla strada provinciale 42 che collega Porto Torres ad Alghero. Esattamente sulla famosa strada dei “Due Mari”, proprio a pochi passi dalla borgata di Campanedda. Il giovane, che viaggiava da solo, avrebbe perso il controllo della sua auto dopo aver imboccato un rettilineo.

La vettura si sarebbe ribaltata più volte, finendo la sua corsa dopo parecchi metri in una cunetta laterale della carreggiata, proprio sopra un grosso palo di cemento. Per il povero Stefano Nania non c’è stato niente da fare. Troppo gravi le ferite e i traumi riportati durante il ribaltamento. Il suo cuore ha cessato di battere nonostante il rapido intervento dei medici del 118 che purtroppo non gli hanno potuto salvare la vita.

Alle operazioni di soccorso hanno partecipato ed assistito anche il padre e alcuni amici che quasi non credevano ai loro occhi. I rilievi sono stati eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Porto Torres che avranno il difficile compito di ricostruire la dinamica del tragico sinistro.

Sul posto è stato necessario anche l’intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco che ha anche messo in sicurezza il mezzo incidentato.

Tante croci sulle strade della Sardegna

Le statistiche, purtroppo, parlano chiaro. Sono sette i giovanissimi morti nelle strade della Sardegna, tutti in meno di pochi giorni. L’ultimo appunto proprio la scorsa notte quando sulla Provinciale 42 ha perso la vita il 18enne sassarese. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri il giovane, a bordo della sua Renault Clio, stava guidando in direzione di  Porto Torres. Una serata come tante altre, in un tratto di strada che Stefano conosceva praticamente a memoria. Ad un certo punto però, proprio quando l’auto ha imboccato il rettilineo appena poco dopo Campanedda, l’auto ha rischiato di finire in cunetta.

Forse c’è stata una manovra improvvisa, anche se sembra che il guidatore non sia proprio riuscito a controllarla. Al punto che la Clio ha completamente divelto un grosso palo di cemento che sosteneva i cavi che portano la luce proprio al lato della strada, a pochi passi dalla cantoniera di Baiona.

I soccorsi immediati

La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori è stata terribile. L’impatto è stato violentissimo e devastante. La Renault Clio era ridotta a un cumulo di lamiere fumanti. Il giovane sembrava ancora essere all’interno del mezzo. È stato infatti necessario l’intervento degli specialisti per riuscire ad estrarre il corpo di Stefano Nania da quello che era rimasto della sua auto.

Purtroppo, nonostante l’intervento rapidissimo dei medici del 118, per il giovane sassarese non c’è stato proprio niente da fare. Il suo cuore si era probabilmente fermato poco dopo il violento impatto con il cemento. Stefano Nania avrebbe dovuto raggiungere i suo amici nella cittadina turritana per trascorrere una serata in compagnia.