Durante la notte tra l’8 e il 9 settembre, durante una manifestazione organizzata in onore di S. Maria Bambina a Nule, in provincia di Sassari, un’auto condotta da un veterinario di 43 di Nuoro ha travolto decine di persone, ferendone almeno 31.
La folle corsa
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la Fiat Panda in questione sarebbe piombata sulla folla che occupava Via Roma, strada principale della città, e in pochi secondi avrebbe travolto bancarelle e passanti. Interrotta la folle corsa, il conducente è sceso dall’auto palesando uno stato di ubriachezza elevato, che molto probabilmente gli ha causato un malore durante la guida, ed è stato poi aggredito dai presenti e perfino accoltellato ad un fianco.
L’uomo è stato accompagnato dai carabinieri del posto all’ospedale 'San Francesco' di Nuoro, dove è ancora ricoverato, mentre gli aggressori devo essere ancora identificati.
Le conseguenze
Tra i numerosi feriti che hanno riportato diverse fratture e traumi vari, vi è anche un bambino di soli 11 mesi, trasportato in ambulanza allo stesso ospedale di Nuoro in codice rosso. Sembrerebbe che il piccolo abbia riportato un trauma cranico. Oltre ai danni fisici accusati dai manifestanti vi sono anche numerose persone in stato di choc, poiché hanno assistito a tutta la scena in prima persona, lasciati ai soccorritori specializzati.
Secondo i medici del 'San Francesco' il conducente della Fiat Panda, autore del fatto, presentava tre ferite ad un fianco e ad una spalla. Santino Gattu, questo il nome del conducente, non è attualmente in stato di fermo, ma viene sorvegliato costantemente dai carabinieri che restano in attesa di un suo miglioramento per definire al meglio la situazione.
Sono 14 i feriti più gravi, tutti in codice giallo tranne 3 in codice rosso, compreso il bambino di nemmeno un anno, che sono stati trasportati nella notte dalle ambulanze del 118, smistati negli ospedali più vicini di Sassari, Ozieri e Nuoro. I restanti feriti, più lievi, hanno raggiunto con mezzi propri nella notte i vari pronto soccorso. In tutto sono state utilizzate tre ambulanze medicalizzate e sette di associazioni di volontari della zona.