Un altro caso di maltrattamenti nelle scuole si è verificato a Partinico in provincia di Palermo. Sono finite agli arresti domiciliari 3 insegnanti con l'accusa di maltrattamenti fisici e psicologici nei confronti di minori durante le attività scolastiche.

I genitori si sono insospettiti in seguito agli atteggiamenti che i loro bambini utilizzavano nei confronti degli altri, soprattutto durante i giochi. Avvisata la guardia di finanza e installate le telecamere si è potuto accertare la gravità della situazione.

Nel video che ha fornito le prove per gli arresti si può notare l'insegnante che inveisce sui bambini con schiaffi, calci, strattoni, pizzicotti e urlando minacce. Lo stesso trattamento veniva riservato anche a un ragazzo disabile da parte della sua insegnante di sostegno.

Le cause di questa piaga

Negli ultimi anni le inchieste che hanno denunciato situazioni simili sono davvero tante. Ma perchè un insegnante che ha il compito di aiutare i bambini a crescere culturalmente e socialmente si comporta in questo modo?

La giornalista Flavia Amabile in un articolo sulla Stampa tratta ampiamente questo tema denunciando attraverso un'intervista al vicepreside dell'Associazione Nazionale Presidi, Mario Rusconi, la mancanza di test psicoattitudinali nei confronti degli insegnanti.

Il lavoro di un'insegnante che si trova a contatto con molti bambini per parecchie ore al giorno può portare al logoramento. Nell'articolo si pone in evidenza come la nostra società attuale è composta per la maggior parte di figli unici spesso molto viziati ma non c'è nelle scuole una preparazione adeguata al bisogno.

Le scuole pubbliche hanno introdotto negli ultimi anni leggi molto severe secondo le quali sono abilitati all'insegnamento coloro che hanno conseguito una laurea, ma nelle scuole private si è molto meno rigidi e si dà la possibilità di insegnare anche con un diploma magistrale di soli 3 anni.

Da questo possiamo capire che un'organizzazione scolastica migliore aiuterebbe a evitare queste situazioni terribili e donare tranquillità alle famiglie.