Per due mesi è stato umiliato, picchiato e insultato senza un apparente motivo; ma non solo, era anche costretto ad assistere agli incontri sessuali che la madre prostituta aveva con i vari clienti. E forse la mamma e il suo convivente avevano riservato per lui proprio lo stesso destino. Ma per fortuna Angelo, sei anni appena compiuti, è stato liberato dalla Squadra mobile di terni, che ha anche arrestato la coppia. Le indagini erano partite a seguito della segnalazione di una vicina di casa, che udiva le urla del bambino provenire dall'abitazione, e sono state chiuse a tempo di record con la custodia cautelare in carcere per la madre e il patrigno e l'affidamento del bambino presso una struttura protetta.

Le indagini sono state svolte con l'ausilio di telecamere nascoste.

Insultato con epiteti femminili

L'incubo per Angelo era iniziato ai primi di settembre: la madre, una prostituta 25enne incensurata, era andata a prenderlo in Romania, dove fino a quel momento aveva vissuto con i nonni materni, per portarselo a Terni dove risiedeva. L'intento sembrava amorevole (non si è capito se i nonni fossero al corrente del reale lavoro della figlia in Italia), invece la donna lo ha segregato in casa in un palazzo di via Gramsci dove abitava con il compagno, un connazionale trentenne disoccupato. Angelo era diventato un bambino fantasma, dato che nessuno dei conoscenti della madre sapeva della sua esistenza, e per due mesi è stato tenuto chiuso fra quattro mura.

Ma non contenta di questo, la coppia aveva iniziato a tenere con lui un comportamento aberrante: quando la madre accoglieva i clienti, il bambino era costretto ad assistere completamente nudo ai diversi amplessi, assieme al compagno della donna, da una fessura ricavata nel muro. Anzi, veniva tenuto nudo per tutto il giorno e trattato peggio di un animale, con i due aguzzini che gli lasciavano da mangiare gli avanzi di pranzo e cena, umiliato e picchiato anche con una mazza da baseball.

In più, la madre e il patrigno compivano atti sessuali sempre davanti a lui, anche contronatura, al punto che gli inquirenti sospettano che volessero iniziarlo alla prostituzione minorile oppure venderlo a qualche pedofilo. Infatti, oltre all'insensata e costante nudità in cui era costretto a rimanere, veniva costantemente rasato e chiamato con epiteti femminili come a volergli annullare la personalità. Quando la coppia è stata arrestata ha avuto persino da ridire sostenendo di non aver fatto nulla di male, in quanto nessuno dei due si drogava. Piena consapevolezza, a quanto pare.