Come ampiamente descritto nella giornata di ieri, la situazione è critica nelle regioni centrali dell'Italia a causa di terremoti e nevicate, in particolar modo in Abruzzo, pur se vi sono stati danni lievi anche nel Lazio e nelle Marche, dove il problema principale restano i diffusi black out, nella provincia di Ascoli Piceno. Ad Amatrice è definitivamente crollato il campanile di Sant'Agostino. Scuole ed edifici pubblici evacuati a Roma nella mattinata di ieri. Secondo l'EMSC, ieri sono state 4 le scosse di magnitudo superiore a 5.0: la prima alle 10,25 di magnitudo 5.3, la seconda alle 11,14 di magnitudo 5.7, la terza alle 11,26 di magnitudo 5.6 e l'ultima di magnitudo 5.2 alle 14,33.

Inoltre la neve continua a cadere fitta su quasi tutto l'Appennino Centrale, soprattutto ancora una volta in Abruzzo, la regione più colpita da questa nuova emergenza nell'emergenza.

La Valanga sull'Holte Rigopiano, in Provincia di Pescara, sul Gran Sasso

Ieri, dopo una delle potenti scosse, una slavina di neve fresca si è staccata dal Massiccio del Gran Sasso, andando ad investire in pieno l'Hotel Rigopiano a Farindola, a quota 1.200 metri. Secondo le testimonianze l'intera struttura, per la violenza dell'impatto, si sarebbe spostata di 10-15 metri. Al momento della caduta della valanga vi erano all'incirca 30 persone nell'albergo, fra cui almeno due bambini. Poco fa due persone sono state estratte vive dalla struttura, dopo che i soccorsi, rimasti bloccati con i mezzi a 6 chilometri dall'albergo, sono riusciti ad arrivare a Farindola, facendosi strada a piedi durante una bufera di neve.

Le persone rimaste bloccate all'interno dell'albergo non rispondono alle chiamate dei soccorsi, tutt'ora al lavoro per trovare tutti i dispersi.

E' ancora in vigore, fino a domani, venerdì 20 Gennaio 2017, una forte allerta per valanghe.

Vittime e dispersi

Purtroppo, nelle prime ore di oggi, dalle macerie dell'Hotel è stata tirata fuori anche una persona senza vita.

Un'altra vittima, un uomo anziano, è stato trovato morto nella sua fattoria, a Teramo, dopo che il tetto, per via delle scosse di ieri mattina, gli è crollato addosso, provocandogli delle ferite che gli sono state fatali.

Un uomo, che era disperso ad Ortolano, rifugiatosi in un edificio abbandonato per 36 ore, è stato raggiunto dai soccorsi e tratto in salvo.

Vi sono altri dispersi in Abruzzo. Intere frazioni dell'Appennino Centrale sono ancora isolate e in attesa dell'arrivo dei soccorritori. Ancora difficile calcolare i danni effettivi causati dalla forte sequenza sismica di ieri. Seguiranno aggiornamenti.