Il sismologo, Gianluca Valensise, operativo presso l'INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), ha esposto alcune spiegazioni per quanto riguarda cosa sta accadendo nei territori tra il Lazio e l'Abruzzo. Afferma che le zone in questione erano l'ultimo pezzo di crosta carico di energia che restava sano tra le zone dei sismi del 2009 e quelle dei mesi scorsi. "Le scosse ce le aspettavamo" dice il sismologo, anche se non potevano sapere quando si sarebbero verificate. Aggiunge, inoltre, che potrebbe non essersi ancora liberata tutta l'energia residua a maggior ragione che si tratta di un sistema di faglie attive in movimento.

Parliamo di terremoti che, estendendosi sull'asse della catena appenninica, lungo un settore di circa 100 chilometri carico di energia, una volta verificatisi aumentano il carico di energia sulle faglie adiacenti.

Si tratta di sismi simili a quello avvenuto nel 2009 presso L’Aquila e dei mesi scorsi nella zona di Amatrice, quelli verificatisi oggi, 18 Gennaio 2017, alle ore 10:24, 11:14, 11:25 e alle 14:33 le cui scosse sono arrivate fino a Roma, Firenze e Napoli raggiungendo una magnitudo 5.5.

L'epicentro si trova tra L'Aquila e Rieti dove è definitivamente crollato ciò che restava del campanile della chiesa di Sant'Agostino, ad Amatrice. La torre era già stata danneggiata dalle precedenti scosse.

Nelle zone limitrofe si sono verificati anche altri crolli come quello di un cornicione della scuola Alberghiera di Amatrice. Gli edifici scolastici sono stati fatti evacuare, come previsto dai piani di sicurezza, nonostante non si siano verificati gravi incidenti.

Gravi disgrazie si sono verificate invece nel caso di un uomo rimasto sepolto dalle macerie a Castel Castagna a Teramo.

Miglior sorte è toccata ad un ottantatreenne che è stato fortunatamente recuperato dai vigili del fuoco a seguito del crollo della sua stalla. In condizioni di ipotermia una donna e il suo bambino salvati dalle macerie di un agriturismo a Castiglione Messer Raimondo.

Tutti vorremmo poter essere in grado di sapere se si verificheranno altri sismi del genere, ma i sismologi non sono in grado di dire se l'energia delle faglie si sia liberata del tutto.