Il consumo di droga tra i giovani è una piaga che affligge anche l'Italia. Roma, la capitale, rappresenta una grande fonte di guadagno per i pusher. Si spaccia e si consuma droga un po' dappertutto nella 'città eterna', anche sui banchi di Scuola. Lo dimostra un servizio, intitolato 'Babyricchi', che andrà in onda stasera su Rai Due durante 'Italia', il programma condotto da Michele Santoro.

Un reportage che affronta un tema delicato, ovvero quello della droga a scuola, o meglio della facilità con cui le sostanze stupefacenti vengono smerciate e consumate nelle scuole italiane.

La cocaina si può trovare nel giro di cinque minuti

Le droghe non sono smerciate solo nelle periferie, nei quartieri 'difficili' e nelle zone disagiate di piccole e grandi città. cocaina, eroina, cannabis ed altre sostanze stupefacenti vengono vendute e consumate anche nei cosiddetti quartieri 'bene', dove vivono persone ricche e facoltose. Gli invitati di 'Italia', Micaela Farrocco e Cecilia Sala, hanno intervistato diversi studenti di una scuola rinomata in un quartiere 'bene' di Roma ed hanno scoperto che è semplice, in tale istituto scolastico, procurarsi sostanze stupefacenti.

Uno studente ha rivelato che la cocaina si può reperire, nel giro di cinque minuti, da tre persone differenti. L'intervistato ha confessato, inoltre, che durante la ricreazione molti coetanei consumano cocaina sui banchi. La scuola ne sarebbe al corrente ma chiuderebbe gli occhi per timore di perdere elevate somme di denaro. Ogni ragazzo espulso e arrestato significherebbe meno entrate per la scuola. Tra gli ospiti di 'Italia', stasera, ci saranno Costantino Della Gherardesca e il filosofo Umberto Galimberti.

La facilità con cui la droga entra in molte scuole romane

La puntata di 'Italia' trasmessa su Rai Due, in prima serata, il 2 febbraio 2017, metterà a confronto i giovani dei quartieri ricchi di Roma Nord e quelli popolari di Roma Sud.

Dal un lato ci sono ragazzi che hanno tutto; dall'altro quelli che non hanno nulla e sognano tra mille difficoltà. Il denominatore comune, per gran parte di essi, è purtroppo la droga che, negli ultimi tempi, entra con una certa facilità anche nelle scuole.