Sarebbe questa la clamorosa motivazione per chiedere una superperizia sugli abiti della piccola Yara Gambirasio, in cui il DNA di Ignoto 1 non apparterrebbe a Massimo Bossetti ma a un suo fratellastro. La difesa avrebbe in mano la possibilità di scagionare il loro assistito: a rivelarlo, è il settimanale Oggi.

Bossetti avrebbe un fratellastro

Secondo la difesa, come riporta il settimanale Oggi, da qualche parte si aggirerebbe indisturbato un fratellastro di Massimo Bossetti, quel famoso Ignoto 1 che potrebbe aver lasciato la sua traccia sugli indumenti di Yara Gambirasio e che ha decretato la condanna del muratore.

Giuseppe Guerinoni avrebbe avuto un altro figlio da un'altra donna, esclusa Ester Arzuffi, madre di Bossetti. Sarebbe questa la rivelazione che la difesa avrebbe da proporre all'attenzione della Corte d'assise d'appello di Brescia, quando, il prossimo 30 giugno, si aprirà il processo di secondo grado a carico dell'uomo.

Intercettazioni particolari

Alla luce della posizione colpevolista di molti, Bossetti riuscirà a dimostrare la sua innocenza? Ne è convinta la sua difesa, che avrebbero già predisposto una serie di contestazioni da portare in appello. Nel fuoco dell'attenzione sarebbero finite anche alcune intercettazioni tra la vedova del Guerinoni e sua figlia, in cui ci sarebbe la confessione dei tradimenti dell'uomo.

La figlia dell'autista di Gorno sarebbe persino a conoscenza di un particolare molto importante ai fini difensivi: Guerinoni forse era un donatore di sperma a pagamento. La circostanza assume un contorno ancora più pregnante se si pensa alle dichiarazioni di Ester Arzuffi sulla presunta fecondazione assistita subita a sua insaputa, e dalla quale sarebbero nati i gemelli Laura Letizia e Massimo Giuseppe Bossetti. I figli di Guerinoni sarebbero almeno 2, così come, per la difesa, sarebbero 2 i profili genetici ascrivibili a Ignoto 1. Per Bossetti potrebbe essere questa la spinta propulsiva verso la superperizia, da sempre negata dall'accusa, utile forse a stabilire l'assenza del DNA mitocondriale del muratore su cui tanto si dibattono i suoi avvocati.

La lettera di Massimo Bossetti

Lo scorso aprile Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, aveva inviato una lettera alla Corte d'assise d'appello di Brescia per chiedere una superperizia sul DNA. L'uomo, che da sempre si dichiara innocente, ha chiesto anche la visione di tutti i reperti per permettere a periti terzi (né dell'accusa né della difesa) di effettuare tutte le analisi del caso. Il DNA "monco" nella traccia 31G20 che ha incastrato Bossetti come unico colpevole è l'elemento cruciale su cui si innesta la querelle tra le parti. Un enigma giudiziario che per l'accusa è assolutamente inesistente.