Lo scenario politico mondiale diventa sempre più teso per via dei dissapori fra la Russia e l'America. Le incomprensioni fra le due potenze risultano particolarmente evidenti sul territorio della Siria, dove la Russia appoggia l'esercito siriano per la liberazione di Raqqua, e gli americani, con la loro coalizione internazionale, no. Il governo moscovita ha infatti annunciato la temporanea sospensione dell'intesa fra Stati Uniti e Russia e per questo motivo qualunque jet o drone che verrà intercettato nei territori ad ovest dell'Eufrate sarà catalogato come potenziale bersaglio.
Molte persone indicavano come una causa probabile per lo scoppio di una Terza guerra Mondiale i test nucleari coreani, ma adesso Pyongyang sembra essere passata in secondo piano.
L'episodio dell'aereo di Shoigu
Come riportano i media russi, un F-16 polacco della NATO ha intercettato sul Mar Baltico l'aereo di Sergei Shoigu, il ministro della difesa russo. Fortunatamente non c'è stato nessun attacco, ma, come riporta la CNN, un ufficiale della NATO ha giustificato il comportamento dell'F-16 dicendo che l'aereo russo era stato rilevato ma non si era identificato e che il caccia della NATO ha abbandonato il bersaglio dopo aver concluso le procedure standard per l'identificazione del veicolo.
Inoltre, solo poche settimane prima dell'episodio, l'ex candidato alla presidenza statunitense, ha sottolineato il rischio di un bombardamento EMP, che potrebbe inginocchiare l'America e causare black out massivi.
Russia e Stati Uniti
Sorge spontaneo chiedersi se il mondo sia sull'orlo di una Terza Guerra Mondiale. Benché i rapporti fra le due superpotenze risultino essere molto tesi, sembra prematuro parlare di Terza Guerra Mondiale.
Come riporta la Repubblica, durante il summit della NATO tenutosi a maggio, Trump ha sottolineato che la NATO doveva focalizzarsi sul terrorismo e sulle minacce della Russia. Shoigu, come riporta il Daily Star, ha lamentato il fatto di essere stato inserito nella stessa lista del terrorismo. Inoltre, i paesi della NATO stanno rafforzando i propri armamenti bellici, per fronteggiare qualunque evenienza.
In un documentario diretto da Oliver Stone, Putin ha affermato che se scoppiasse un conflitto nucleare, non ci sarebbe nessun sopravvissuto. Come sempre quando si parla di questi argomenti, è inutile cedere agli allarmismi.