Il lancio del missile nordcoreano che ha sorvolato l'isola giapponese di Hokkaido ha fatto scattare di nuovo la tensione alle stelle nella penisola coreana. Gli Stati Uniti hanno minacciato una reazione militare, il Giappone ha subito dichiarato lo stato di emergenza e una possibile rappresaglia, la Corea Del Sud ha sottolineato come potrebbe attaccare il Nord con armi micidiali.
Insomma tutti contro il regime nordcoreano che però prosegue il suo piano senza sosta.
A raffreddare però la situazione ci ha pensato l'analista Usa, Peter hayes. "Si sta delineando un quadro apocalittico, se i prossimi negoziati non andranno a buon fine, un conflitto sarebbe inevitabile e gli Usa attaccherebbero per primi, in questa situazione anche l'opzione nucleare sarebbe possibile". Il lancio del missile Hwasong-12 che ha sorvolato l'isola di Hokkaido è stato visto come l'ennesimo schiaffo di Kim Jong-un verso Trump ed i suoi alleati nel Pacifico, una prova di forza inaspettata in questo momento.
Mentre il dittatore nordcoreano prosegue sulla sua strada, dalla Casa Bianca arrivano parole di fuoco dal generale McMaster: "Abbiamo sul tavolo anche un opzione militare per risolvere per sempre questo problema". Aldilà delle dichiarazioni, sembra prendere sempre più corpo un conflitto militare dagli esiti totalmente imprevisti. In caso di guerra convenzionale su territorio nemico, gli Stati Uniti avrebbero poche possibilità di successo. La Corea Del Nord ha un esercito di oltre 2 milioni di soldati, senza contare riservisti, combattenti stranieri e aiuto di eserciti alleati. A tal proposito ci potrebbe essere anche l'aiuto di Cina e Russia, storici alleati della Corea del Nord. Da non sottovalutare il rischio di una guerra nucleare dagli esiti totalmente imprevisti e potenzialmente letale per il mondo.
Secondo Peter Hayes, storico analista militare americano, il presidente nordcoreano come prima mossa in caso di concreta minaccia militare bombarderebbe l'isola di Guam e quella di Hokkaido, prima di passare a città giapponesi e sudcoreane. Più difficile un attacco verso l'Alaska e qualche città americana. La soluzione migliore secondo Hayes sarebbe quella di istituire un Consiglio per la sicurezza del nordest asiatico, mettere fine alle pesanti sanzioni contro la Corea del Nord, dichiarare la reciproca non ostilità ed aiutare il Nord in termini di energia ed economia. Kim Jung-un è un abile stratega ed ha ottimi consiglieri militari.