"Non so cosa sia accaduto, non riesco ancora a spiegarmelo. So solo che ci hanno derubato di numerosi preziosi, ma non so come sia successo, erano davanti a noi, potrebbero averci ipnotizzato". Sono ancora sconvolte la signora Milly e la madre, titolari di una storica gioielleria di verona aperta nel 1945, a due passi dalla Chiesa di San Nicolò e dalla famosa Arena. La settimana scorsa qualcuno gli ha alleggerito il caveau di molti gioielli: questa è l'unica certezza.

Le modalità in cui sia stato effettuato il furto invece restano un mistero.

Il racconto dei titolari

Mercoledì della scorsa settimana a metà mattinata è entrata nella gioielleria una coppia presumibilmente originaria dell'est europeo, dall'aspetto elegante e curato. L'uomo parlava correttamente italiano e usava persino delle espressioni dialettali. Hanno detto ai titolari di voler acquistare un regalo per il fratello, e mentre spiegavano le loro esigenze sono entrate nelle gioielleria anche due donne, che si sono accomodate sui divani presenti nel negozio. La prima impressione della signora Milly è che le due coppie di avventori non si conoscessero tra loro.

I presunti clienti hanno iniziato a parlare ad alta voce creando un clima di confusione, mettendo in difficoltà i titolari.

Le due donne hanno guardato numerosi oggetti e alla fine hanno comprato un orologio del valore di 50 euro, pagandolo in contanti. L'altra coppia invece alla fine se n'è andata senza acquistare niente. L'uomo ha chiesto che gli venisse messo da parte un gioiello per recarsi ad uno sportello bancomat ad effettuare un prelievo. Poi è tornato e si comportava in modo strano: "Quando è rientrato stava conversando al telefono, è entrato e uscito dal negozio diverse volte". Questo è quanto si ricorda la titolare di quanto è avvenuto quella mattina, quando sarebbe avvenuto il cospicuo furto.

L'amara scoperta

Quando le due coppie di "clienti" sono uscite dal negozio, verso l'una, mamma e figlia hanno tirato un respiro di sollievo. Le due donne erano stanche, e la madre di Milly aveva persino le lacrime agli occhi. Anche il loro cane quella mattina si è comportato in modo anomalo, rimanendo a cuccia in un angolo senza mai abbaiare. Le due donne a quel punto hanno chiuso il locale e sono andate nella vicina piazza per pranzare. "Avevamo una forte nausea, ed eravamo in stato confusionale" racconta la titolare. Dopo poco più di mezz'ora sono tornate nel negozio e hanno fatto l'amara scoperta. Milly è entrata nel caveau e si è subito resa conto che erano spariti numerosi gioielli. Eppure non erano presenti segni di effrazione, ne sulla porta del locale che in quella del forziere, che viene chiuso con una chiave nascosta in un luogo che solo i titolari conoscono.

Questo è il racconto che le due donne hanno rilasciato alla polizia, intervenuta insieme ad un'ambulanza per soccorrere la madre di Milly, che si è sentita male. Come i gioielli siano stati prelevati dal caveau rimane un mistero.