Lotta contro gli incendi in queste ore la Valsusa, in provincia di Torino. Dalla giornata di ieri un incendio divampato nei pressi di Bussoleno sta continuando a bruciare ettari di coltivazioni, boschi e si sta avvicinando pericolosamente alle case. Da oltre 24 ore due canadair stanno facendo la spola dalla zona colpita al lago di Moncenisio per cercare di domare le fiamme.

In azione numerose squadre di terra dei vigili del fuoco, volontari della protezione civile e l'AIB, l'antincendio boschivo.

Il fuoco vicino alle case di Caprie e Rubiana

La Valsusa da sempre è stata una vallata ventosa, complice l'esposizione e l'orografia a 'canalone' i venti possono raggiungere anche più di 100 chilometri orari. È una valle lunga 80 km e popolata anche nelle zone di alta montagna nel complesso da più di 100 mila abitanti. Molti sono i paesi e borgate arroccate sui pendii della vallata e nelle valli limitrofe. L'incendio divampato nel fondovalle vicino a Bussoleno ha raggiunto i 1900 metri di quota, lambendo gli abitati di Caprie e Rubiana.

Sono state evacuate più di 50 persone e in un casolare vicino a Chianocco una donna è stata tratta in salvo dal pronto intervento dei Carabinieri nel casolare dove risiedeva la donna, ormai avvolto dalle fiamme.

Sono più di dieci le squadre di terra dei vigili del fuoco intervenute su diversi fronti dell'incendio. La drammatica siccità del periodo e il forte vento di Foehn di domenica notte hanno creato una situazione molto critica e pericolosa come dichiara la sindaca di Bussoleno Anna Maria Allasio. La rappresentante dei cittadini denuncia a Repubblica una situazione drammatica con l'abitato di Bussoleno invaso dal fumo e il fuoco molto vicino alle abitazioni, la sindaco dichiara inoltre che stanno attendendo l'arrivo di altri due canadair per completare quanto prima le operazione di spegnimento.

Proprio per il lungo periodo di siccità la Regione Piemonte aveva emanato lo stato di massima allerta incendi a partire dal 10 ottobre.

Tale decreto prevede comportamenti molto restrittivi in prossimità di boschi o campi. A meno di cento metri dal bosco sono infatti vietate tutte quelle situazioni e azioni che possano portare, anche solo potenzialmente, all'innesco di incendi. Vietato infatti accendere fuochi liberi, fuochi d'artificio, usare apparecchi elettrici o a fiamma, lasciare veicoli incustoditi a contatto con la vegetazione. Non ci sono ancora sviluppi sulle indagini avviate per determinare l'origine del rogo.