Una vicenda rocambolesca. Una giovane cameriera di hotel è stata rinviata a giudizio per estorsione. La donna è stata denunciata dal suo ex datore di lavoro, un noto albergatore di Rimin,i perchè dopo essere restata incinta dell'uomo, secondo l'accusa ha cercato di estorcere soldi all'ex amante. Il processo è stato convalidato dai tribunali della città romagnola, che hanno già dato il via alle udienze preliminari.

La relazione e la denuncia

La vicenda ha avuto inizio qualche anno fa nell'hinterland della provincia Riminese. Un noto albergatore cinquantenne della costa romagnola aveva intrapreso una relazione con una donna molto più giovane di lui che lavorava come cameriera ne suo stesso albergo. Una relazione clandestina, visto che l'uomo era già felicemente sposato con un'altra, iniziata in un momento di Trasgressione reciproca. I due amanti si vedevano infatti all'insaputa di tutti e facevano molta attenzione a non farsi scoprire da nessuno. Gioie e dolori, ma sempre vissute con molto interesse per entrambi.

Dopo qualche anno di passione, la giovane donna era rimasta incinta del cinquantenne. Da principio, l'albergatore aveva accolto bene la notizia e aveva sistemato la sua giovane amante in un lussuoso appartamento con tanto di auto messa a sua disposizione. Poi, sempre secondo la testimonianza della donna, il comportamento dell'imprenditore era improvvisamente cambiato, l'uomo aveva denunciato la sua giovane concubina per estorsione. L'industriale del settore turistico infatti si era rivolto alle forze dell'ordine dicendo che la sua ex impiegata, dopo avere saputo della gravidanza aveva cominciato ad avere delle pretese esose verso di lui. L'uomo aveva raccontato agli inquirenti che la ragazza lo aveva minacciato di dire tutto alla moglie se non avesse ottenuto tutto quello che chiedeva.

Il processo

Sull'accaduto la procura di Rimini ha aperto un'inchiesta. La ex concubina dell'albergatore, difesa dagli avvocati Ilaria Perruzza e Mario Scarpa, ha subito ribadito la sua innocenza ma è stata lo stesso rinviata a giudizio per estorsione. Nelle udienze preliminari però il cinquantenne chiamato a testimoniare sulla vicenda non ha saputo specificare che genere di minacce avesse subito dalla giovane ex amante. L'uomo ha reso una dichiarazione alla corte intrisa di tanti: "Non ricordo e non so". Il pubblico ministero del processo infatti si è molto indispettito a tali parole ed egli stesso ha chiesto l'assoluzione della giovane che nel frattempo è diventata anche mamma di un bel bambino che non è stato nemmeno riconosciuto dalla presunta vittima. I magistrati hanno fissato per martedì prossimo l'udienza nel quale emetteranno il verdetto sulla ex cameriera.