A conti fatti, sono numerose le esternazioni del presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, spesso contrastanti fra loro, come quelle espresse di recente nei confronti di due potenze quali Russia e Cina, ancora considerate rivali sul piano militare, e non solo, come anni addietro. Una sorpresa dunque per gli americani, visto che nel recente passato più volte lo stesso Trump aveva avuto dichiarato di avere l'intenzione di stringere un accordo con la Cina per esempio, con il fine di far paura alla nemica dichiarata Corea Del Nord.

Trump: inversione di marcia

Per quanto riguarda la Russia invece, l'agenzia di spionaggio civile degli Stati Uniti d'America, la Cia, ha rivelato di aver inviato la segnalazione del tentato attacco terroristico a San Pietroburgo, sventato proprio grazie all'avvertimento dal Cremlino. Da lì la telefonata di ringraziamento di Vladimir Putin a Donald Trump, nonostante fra i due esista una palese e dichiarata situazione di tensione.

Il tempo di commentare una sorta di tentativo di distensione è stato però brevissimo, visto che le nuove dichiarazioni di Trump hanno portato il clima allo stato originario, ragion esclusa per la determinazione nel combattere il terrorismo.

Nella strategia di Donald, presentata il 18 dicembre, è parso di capire come la Cina e la Russia altro non sono che due potenze che economicamente e politicamente vogliono potenziarsi, magari contrastando le idee del primo inquilino della Casa Bianca.

Dalle parole di Trump è parso di capire che ci si trova in uno stato di tensione e minaccia con Kim Jong-un e la Corea del Nord per colpa di chi prima di lui era al Governo: quest'ultimo (Obama ndr) non ha saputo mantenere le giuste distanze con la 'sua' America, che adesso teme di vedere infranta la propria sicurezza, ma anche quella del mondo intero, preoccupato dalla potenza nucleare da Pyongyang, che potrebbe dare adito alla terza guerra mondiale.

Paure e colpe

L'obiettivo di Trump è palese, ovvero quello di portare il suo Paese al sicuro, aumentando qualsiasi tipo di controllo nelle fasi di ingresso nella propria terra, dando battaglia e filo da torcere anche a chi attraverso il web (come il presunto furto di bitcoin da parte della Corea del Nord che avrebbe portato nelle casse del dittatore un tesoretto di più di 80 milioni) vuole conquistare una posizione economica e politica rilevante, infischiandosene delle ripercussioni catastrofiche in America.

SI, tensione con Kim Jong-un è sempre più intensa, specie perché gli Stati Uniti hanno accusato proprio la Corea del Nord come diretta responsabile della presa in ostaggio di milioni di computer nel mondo, che toccarono ben 150 paesi sparsi per il globo, causando nella maggioranza dei casi una serie irreparabile di danni. E' stata definita cyberguerra, considerato che per sbloccare i pc "infettati" è stato chiesto un riscatto in bitcoin, quella del recente l'attacco hacker denominato WannaCry.