Un esorcista tra i banchi di una scuola elementare. La vicenda, nelle intenzioni dei dirigenti dell’istituto primario «Telesio» di Reggio Calabria, doveva rimanere riservata, ma grazie al lavoro di alcuni giornalisti, tra cui Antonio Crispino del Corriere della Sera è venuta alla luce. Lo scorso 4 dicembre Marisa Guglielmina Maisano, preside della scuola, ha infatti organizzato un incontro aperto a docenti, genitori e alunni in cui è intervenuto anche un esorcista, don Piero Catalano – discepolo di padre Gabriele Amorth, forse il più famoso esperto di satanismo italiano – insieme ad un suo assistente, il teologo Nunzio Di Stefano.

Ufficialmente per parlare di web e dei rischi per i più piccoli, in realtà soffermandosi su magia e occultismo.

Uno strano gioco in classe

La ragione di questa strana assemblea è da ricercarsi in un episodio accaduto pochi giorni prima, il 21 novembre. Una maestra ha sorpreso in classe un gruppo di bambini, di età compresa tra i nove e gli undici anni, disposti in cerchio mentre erano impegnati in uno strano rituale. Infatti al centro si trovava un foglio su cui si leggevano solamente le parole “sì” e “no”; sopra il foglio due matite formavano una croce e si muovevano da sole, tanto da far impressionare la docente, che ha subito avvertito la preside. Ma cosa aveva visto la donna? I bambini erano impegnati nel Charlie Challenge, un esperimento che in poco tempo è diventato virale sui social, e in particolare su Youtube, dove esistono molti video a riguardo, in realtà soprattutto per prendere in giro questa pratica.

Cos’è il Charlie Challenge?

Questo giochino, che per molti sarebbe solamente un trucco illusionistico nemmeno troppo raffinato, è nato in Messico e si è diffuso rapidamente nel mondo, catturando l’attenzione specialmente dei più piccoli. Consisterebbe nell’invocare Charlie facendogli delle domande ed ottenendo le risposte, attraverso il movimento delle matite.

In realtà, secondo don Catalano, non si tratterebbe di un semplice passatempo: “Parliamo di veri e propri riti satanici; Charlie è Satana che utilizza questo metodo per impossessarsi di questi ragazzi” afferma il sacerdote, che sottolinea come il fenomeno sia ormai diffuso in tutta Italia. “Durante l’incontro nell’istituto abbiamo portato la nostra esperienza di esorcisti – aggiunge l'esperto di occultismo – il nostro compito è indicare il percorso di liberazione che necessita di preghiere, confessione dei peccati e vicinanza a Dio”.

Il prete racconta che questo non sarebbe il primo episodio al “Telesio”: un anno fa un bimbo della stessa scuola sarebbe stato sottoposto all’intervento di un altro esorcista, dopo che era stato visto fare un balzo di alcuni metri. E a chi si dimostra scettico sull’accaduto e critica l’intervento di un uomo di Chiesa per quella che sembrerebbe semplicemente un’innocua bravata, don Catalano risponde con fermezza: “Con il diavolo non si scherza”.