Sono stati denunciati per stalking la mamma e il papà di Alessandra Madonna, la ventiquattrenne di Melito, uccisa dall'automobile del suo fidanzato la notte tra il 7 e 8 settembre del 2017.

Il Giudice ha ordinato a Vincenzo Madonna e a Olimpia Cacace di mantenersi ad una distanza non inferiore ai 500 metri dalla casa di Giuseppe Varriale, l'ex fidanzato della figlia, ristretto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Mugnano, con l'accusa di omicidio volontario.

I genitori della povera ballerina non potranno più recarsi dunque, fuori al parco dove è morta la giovane, poiché la loro presenza sarebbe motivo di disturbo per la tranquillità dei parenti dell’ex fidanzato.

Secondo la famiglia Varriale - che ha provveduto a sporgere denuncia - i genitori di Alessandra avrebbero presenziato con invadenza e continuità la loro casa, con lo scopo di aggredire tutti i membri del nucleo familiare sia in ingresso che in uscita dall'abitazione. I presunti tentativi di attacco sarebbero stati - a loro dire - documentati mediante delle riprese. Inoltre, i Madonna - secondo i denuncianti - avrebbero quotidianamente molestato la famiglia anche all'esterno del loro negozio, lasciandosi a minacce ed offese.

Infine, i genitori del presunto assassino, ritengono che l'atteggiamento dei genitori della vittima avrebbe apportato danni di immagine all'esercizio commerciale di loro proprietà.

Parla la mamma di Alessandra

La mamma della giovane vittima, dopo le misure adottate dal Tribunale nei suoi confronti e nei confronti del marito, ha scritto una commovente lettera che ha fatto velocemente il giro del web. La donna si è rivolta direttamente a Loredana e Francesco Varriale, i genitori del Giuseppe, con tono deciso e addolorato, per la perdita di una figlia che non potrà più riabbracciare. Olimpia Cacace ha precisato che la sua presenza fuori al parco residenziale - luogo della terribile vicenda - era motivata dal semplice fatto che non riesce ad andare sulla tomba della sua amata, perché per lei il dolore nel fissare la lapide è troppo forte.

Quella strada, dove i Varriale vivono, ma dove Alessandra ha perso la vita, ormai è il suo unico rifugio. La mamma ha continuato: "Avete fatto sparire i fiori, e cercato di rimuovere uno striscione che i ragazzi dello stadio San Paolo avevano affisso, ho ritrovato il buio e il gelo che avete insegnato a vostro figlio, quella freddezza che si è scatenata su mia figlia."

Olimpia, affranta, rivela che sulla denuncia depositata è stato scritto che sono cambiate le loro abitudini di vita a causa di una presenza fastidiosa e continua, poi aggiunge "volevo farvi riflettere, che vostro figlio è imputato per omicidio volontario, a noi le abitudini di vita non sono cambiate, la nostra vita è stata completamente annullata." Poi conclude: "Sono pronta ad andare in galera per stalking, sarebbe il giusto controsenso di una storia che di naturale non ha nulla, con vostro figlio comodamente a guardare la televisione in poltrona. Ma, aspetto comunque che alla vostra porta bussi la giustizia”.