Portalettere delle Poste Italiane è stato denunciato dalla polizia del suo capoluogo, dopo l’incredibile scoperta dell’enorme quantitativo di posta, da lui, mai consegnata ma abilmente nascosta nel garage della sua abitazione. Si tratterebbe di un vero e proprio record quello del postino di origini partenopee autore di questa insolita vicenda avvenuta a Breganze nella provincia di Vicenza. Gli investigatori avrebbero trovato più di mezza tonnellata e si tratterebbe in particolare di ben 573 chilogrammi nascosti non solo nel suo garage ma anche all'interno della sua abitazione.

Postino accumula più di mezzo quintale di lettere mai consegnate

La posta accumulata in 8 anni dal portalettere di cinquantasei anni è stata rinvenuta dal gruppo investigativo coordinato dal pm Brunino presso il Tribunale di Vicenza. Al momento dell’insolito ritrovamento gli investigatori hanno sequestrato più di mezza tonnellata di corrispondenza di vario genere, che il postino aveva sistematicamente nascosto all’interno del suo garage e mai consegnato durante gli ultimi anni. Si tratterebbe del più grande sequestro postale mai effettuato in tutta Italia. Il materiale, una volta prelevato dal garage del postino, è stato depositato successivamente nella struttura postale di Vicenza, trasportato da un pesante mezzo fatto giungere, appositamente sul luogo dell’ avvenuto ritrovamento.

Le fasi successive che adotteranno gli addetti delle Poste saranno quelle di far pervenire, al più presto, la corrispondenza agli originari legittimi destinatari.

Corrispondenza non consegnata per otto anni: ecco di cosa si tratta

Il postino protagonista della assurda vicenda avrebbe accumulato gli ingenti quantitativi di posta da almeno 8 anni.

Infatti, gli investigatori, durante la perquisizione, avrebbero rinvenuto materiale pubblicitario inerente le elezioni del 2010. Nella mezza tonnellata ci sarebbero anche vecchie edizioni delle Pagine Bianche risalenti al 2013, plichi ancora sigillati, lettere di banche, dell’Agenzia delle Entrate, bollette delle varie utenze con destinatari di aziende e di privati.

Le autorità sarebbero riuscite ad arrivare al postino ‘poco affidabile’ attraverso delle indagini partite dalla polizia di Venezia in collaborazione con l'Ufficio per la gestione dei frodi di Poste Italiane. La scoperta sarebbe avvenuta dopo il primo ritrovamento, da parte di alcuni volontari dell'ecocentro di Breganze, di venticinque cassette delle Poste Italiane, che contenevano materiale postale provenienti da un garage sgombrato e situato nella stessa località dell'accaduto e usato precedentemente dallo stesso postino.