Come sceneggiatura di un film, probabilmente sarebbe stata ritenuta poco credibile e bocciata, o catalogata nel genere horror. Perché è inimmaginabile che un padre e una madre possano arrivare a tanto. Invece è tutto vero: in Florida una coppia di genitori, se così vogliamo definirli, ha fatto credere al proprio figlio di 13 anni che gli restavano pochi mesi di vita a causa di un cancro terminale al cervello.

In questo modo avevano iniziato a intascare i soldi che arrivavano dalle donazioni a scuola e on line. Ora i due, Robert Long, di 47 anni, e Ginny Irovando, di 34, sono stati arrestati con l'accusa di frode e maltrattamento di minore.

Truffa sulla pelle del figlio

Questa storia ignobile si è svolta nella contea di Okaloosa, in Florida. Robert Long e Ginny Irovando genitori di un ragazzino di 13 anni, l'hanno convinto che era stato colpito da un tumore al cervello incurabile. E il teen ager ha pensato di essere malato e di stare per morire per otto lunghissimi mesi, finché l'inganno diabolico e crudele è stato scoperto.

In quel tempo, hanno sparso la voce tra i parenti e i conoscenti di Fort Walton Beach, la città dove vivevano. Si sono presi anche la briga di aprire un sito dove aggiornare gli utenti sulle condizioni di Salute del figlio ignaro di essere stato il primo truffato giocando sulla sua salute. Quindi hanno lanciato un appello chiedendo aiuto per spese medice da sostenere, ovviamente inesistenti.

La scuola si mobilita

La scuola del ragazzino si è immediatamente mobilitata avviando una raccolta fondi on line attraverso la vendita di magliette benefiche. E' stato anche organizzato un evento nell'istituto scolastico in tal senso. E con il crowdfunding online i perfidi genitori hanno raccolto mille dollari.

Al figlio e a tutti amici, parenti e conoscenti, avevano detto che il piccolo non sarebbe arrivato a Natale. Poi, il 28 dicembre la madre che faceva un quotidiano bollettino tragico e strappalacrime ha scritto sul blog: “Bene, sono passati tre giorni da Natale e lui sta bene, è un miracolo". Questo ha cominciato a insospettire molti.

Sospetti e indagini

Anche a scuola sono sorti dubbi e sospetti constatando che il ragazzino stava bene. Un consulente scolastico ha allertato l'autorità, è iniziata un'indagine. Il ragazzo ha ripetutamente detto alle persone a scuola, compresi gli insegnanti e l'infermiera, che aveva il cancro e che gli era stato detto da mamma e papà che "non avrebbe vissuto molto a lungo".

Quando poi ha parlato con lo sceriffo a dicembre, gli ha detto che aveva un tumore ma non gli piaceva parlarne. Ma non è stata trovata nessuna documentazione medica che abbia confermato che il ragazzo fosse ammalato. Le cartelle cliniche hanno dimostrato che non c'era, fortunatamente, nessun tumore. La turpe vicenda che ha indignato l'America, si è conclusa con l'arresto dei due genitori che ora devono rispondere di frode e maltrattamento di minore. Il 13enne è stato affidato dai servizi sociali in una casa famiglia nella quale è stato mandato anche il fratello e figlio minore della coppia.