Purtroppo dobbiamo portarvi a conoscenza ancora una volta di una di quelle notizie di cui non vorremmo mai sentire parlare e che invece sempre più spesso si prendono le prime pagine dei principali giornali italiani. Il tutto si è verificato in provincia di Parma, in Emilia Romagna, precisamente all'interno di una scuola e protagonisti sono un insegnante di 29 anni e proveniente da buona famiglia, e una alunna di appena 8 anni, costretta a subire degli abusi da parte del suo maestro.

Parma: bimba abusata dal suo insegnante, ecco l'accaduto

Fortunatamente adesso il professore di educazione fisica di un istituto della provincia della città emiliana è stato condannato a due anni e otto mesi per aver compiuto molestie nei riguardi di una bambina di appena 8 anni subito dopo le lezioni. Il processo, secondo quanto riferito dal sito Fanpage.it, si è tenuto ieri nel Tribunale della città, mentre l'arresto era già avvenuto nel marzo dell'anno scorso. L'uomo che si è reso protagonista di tali comportamenti, di 29 anni, risultava essere incensurato, proveniente da una buona famiglia e aveva cominciato a lavorare all'interno della scuola come collaboratore esterno.

Nel corso degli interrogatori degli addetti ai lavori dopo il suo arresto, aveva deciso di stare in silenzio non confessando nulla.

Il maestro alla bimba: 'Ti do un cioccolatino, ma tu non dire nulla a nessuno'

All'insegnante è stato riconosciuto il reato di violenza sessuale nei confronti di una sua alunna. L'uomo avrebbe sfruttato i momenti in cui riusciva a portare la bambina all'interno dello spogliatoio - probabilmente della palestra della scuola, ndr - per costringerla a spogliarsi, mentre lui la guardava e la toccava. Almeno una volta avrebbe dato un cioccolatino alla bambina in cambio del suo silenzio. Tuttavia, durante una normale giornata scolastica, la bambina ha fatto una confessione ad una sua compagna e l'altra maestra, avendo ascoltato la conversazione, ha immediatamente deciso di affrontare la questione.

L'insegnante ha subito allertato i genitori che hanno deciso di rivolgersi immediatamente ai Carabinieri di Monticelli. Le indagini, dirette dal comandante Ugo Travaglini e il Maresciallo Russo, hanno portato all'arresto dell'uomo e alla sua successiva condanna.

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