Scandalo a Maniago, una cittadina in provincia di pordenone. Come riportato in un articolo pubblicato sul sito di 'Rai News', una donna di origini bengalesi maltrattava dei bambini di tre anni in una 'Scuola coranica' del tutto abusiva. La donna è stata recentemente indagata dai carabinieri per per il reato di maltrattamento di minori ed è stata sottoposta al divieto di espatrio, secondo quanto si legge in un articolo scritto sul 'Gazzettino'.

Inoltre, è risultato che la stessa 33enne non avesse nessun titolo per poter esercitare la professione di insegnante e di educatrice.

La scuola abusiva e i metodi choc per punire i bambini

Come riportano le cronache regionali e nazionali, la 33enne di origine bengalese utilizzava metodi alquanto cruenti e controversi per punire i bambini frequentanti la scuola coranica abusiva. Tra questi vi era l'utilizzo di un bastone di legno, che la stessa 'maestra' utilizzava quando i bambini risultavano essere non troppo preparati. Oltre a ciò, secondo quanto appurato dall'ordinanza del Comune di Maniago, gli alunni risultavano essere ben 16 in una stanza avente soli 14 metri quadrati.

Stando al già citato articolo del 'Gazzettino', la scuola abusiva è stata chiusa il 2 gennaio e l'indagine si è conclusa solo negli ultimi giorni.

L'attuale immigrazione di massa e il problema dell'integrazione culturale

Questo episodio rappresenta indubbiamente l'ennesimo caso controverso che riguarda gli effetti dell'attuale immigrazione di massa e della mancata integrazione culturale. Difatti, a causa di una gestione politica alquanto miope e "menefreghista", l'Italia sta venendo sempre di più interessata dall'emergere di problematiche di stampo sociale e culturale che riguardano alcune comunità di migranti. Tra queste problematiche vi sono anche quelle di origine religiosa o meglio, com'è evidentemente in questo caso, legate all'interpretazione distorta ed estremista della stessa religione.

C'è da dire che su tal punto per troppo tempo il mondo della politica e dell'establishment hanno fatto finta di non vedere cosa succedeva, preferendo diffondere una narrazione alquanto idilliaca e "buonista" sugli 'incredibili' benefici della società multiculturale e multietnica. Su questo argomento, c'è da segnalare che ovviamente il problema non è la società multiculturale e multietnica in sé, ma il fallimento dei metodi utilizzati per ottenerla.