Le indagini relative al brutale omicidio di Pamela Mastropietro non sono ancora ufficialmente concluse. Come riportato in un articolo pubblicato sul sito web dell'agenzia giornalistica italiana 'AGI', recentemente la procura della Repubblica di Macerata aveva accertato che ad uccidere la ragazza sono stati tre giovani di origine nigeriana. Ciò che risulta certo è che i tre indagati sono il ventinovenne Innocent Oseghale, il 22enne Lucky Desmond e il ventisettenne Awelima Lucky.

Proprio Lucky è stato bloccato dai carabinieri mentre si trovava nella Stazione centrale di Milano, allo scopo di fuggire in Svizzera.

Le rivelazioni dello zio di Pamela

Secondo quanto è stato riportato in un articolo pubblicato sul sito web della testata giornalistica 'Il Fatto Quotidiano', recentemente lo zio di Pamela Mastropietro, l'avvocato Marco Valerio Verni, ha espresso diversi dubbi sulla versione ufficiale dell'omicidio della nipote. Più specificatamente, in una intervista rilasciata al 'Corriere Della Sera', lo stesso avvocato e legale della famiglia di Pamela ha affermato che che la nipote temeva fortemente gli aghi e che, tenendo conto di ciò, risulta alquanto difficile credere che si 'bucasse di eroina'.

L'ipotesi della violenza sessuale e quella del presunto coinvolgimento della mafia nigeriana

Stando al già citato articolo pubblicato sul 'Fatto Quotidiano', una delle ipotesi più gettonate sull'omicidio della 18enne è quella della violenza sessuale. Andando nello specifico, secondo secondo una fonte dell'Arma dei Carabinieri citata dalla 'Stampa' e ripresa dallo stesso 'Fatto', è probabile che la ragazza sia stata vittima di un tentativo di 'violenza sessuale degenerato'. Oltre a ciò, c'è da segnalare anche l'ipotesi relativa al presunto coinvolgimento della mafia nigeriana, una tesi sostenuta in ambito giornalistico e condivisa anche dallo psichiatra Alessandro Meluzzi.

Secondo tale ipotesi, i tre giovani sospettati sarebbero stati membri o al servizio della stessa temibile e feroce organizzazione criminale africana, e su ciò c'è da dire che è risaputo che da diverso tempo la stessa mafia nigeriana si è infiltrata nelle Marche e in molte altre regioni dell'Italia.

Occorre dire che indubbiamente tale tesi è alquanto inquietante e misteriosa e merita di essere maggiormente analizzata e approfondita, anche solo per fugare i numerosi dubbi che si hanno sulle cause del brutale omicidio di Pamela.