Colpo di scena nelle indagini sulla morte di Pamela Mastropietro, la giovane diciottenne morta una decina di giorni fa a Macerata il cui corpo fu trovato il 31 gennaio scorso a pezzi in due valigie ai bordi di una strada nella periferia di Pollenza, una cittadina della provincia marchigiana.
Poche ora fa gli investigatori hanno comunicato di aver fermato a Milano nei pressi della Stazione Centrale un immigrato di origine nigeriana di 27 anni. Sembra che si trovasse, insieme alla moglie, in transito nel capoluogo lombardo per cercare di raggiungere la Svizzera.
Gli uomini della Polizia, su indicazione dei colleghi di Macerata lo hanno fermato e in queste ore lo stanno portando nella città marchigiana per sottoporlo ad interrogatorio.
Il suo non è l'unico fermo. Anche un altro uomo, sempre originario della Nigeria, sarebbe sotto il torchio degli investigatori e proprio lui avrebbe fatto il nome dell'immigrato fermato a Milano. Entrambi sono sospettati di aver aiutato in qualche modo Innocent Oseghale, l'uomo nella cui abitazione morì Pamela, a sbarazzarsi maldestramente del suo cadavere.
Cosa è accaduto in quella casa?
La ricostruzione delle ultime ore della ragazza romana si fa sempre più complessa con questi nuovi e clamorosi sviluppi. Come saprà chi ha seguito questo tragico episodio di Cronaca Nera, gli investigatori stanno lavorando su due fronti.
Prima di tutto si cerca di capire quale sia stata la causa della morte della ragazza. Il secondo passaggio, vista la poca collaborazione di Oseghale, e volto a ricostruire come abbia fatto, e chi lo abbia aiutato, a smembrare il cadavere di Pamela.
Secondo gli investigatori risulta difficile che l'uomo, da qualche giorno in carcere, abbia potuto fare tutto da solo.
Così i dubbi rimangono sulle cause della morte della ragazza. La seconda autopsia infatti non ha confermato la tesi dello spacciatore, che sostiene sia morte di overdose. Alcuni particolari fanno aumentare l'ipotesi dell'omicidio.
Troppi particolari, infatti, non quadrano con le dichiarazioni di Innocent Oseghale, al punto che si è resa necessaria una seconda autopsia da pare dei medici legali per provare ad appurare prima di tutto quale sia stata la causa del decesso della povera Pamela Mastropietro.
Quella tragica notte lo spacciatore nigeriano ha dichiarato che fosse morta a causa di un’overdose di eroina. ma alcuni elementi emersi nell'analisi dei resti del corpo della vittima lasciano il dubbio agli inquirenti che possa essere stata uccisa. Con i fermi di oggi gli investigatori sperano di risolvere i tanti dubbi di questo tragico caso di cronaca nera.