La Russia è sconvolta dopo lo schianto dell’aereo An-148 appartenente all’aerolinea Saratov Airlines. Nell’incidente sono morti 65 passeggeri (di cui un minorenne) e sei membri dell’equipaggio. Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un sentito messaggio di condoglianze ai famigliari delle vittime e si impegnato a dare seguito alle inchieste per capire che cosa ha provocato lo schianto.
Ha ordinato i lavori di recupero dei resti e i corpi e l’inizio di un procedimento penale con le inchieste approfondite sul caso.
Da quanto ha anticipato l’agenzia Interfax, la causa dell’incidente sarebbe stato lo scontro con un elicottero delle Poste russe. L’aereo doveva percorrere la tratta Mosca-Orsk, ma è caduto poco dopo il decollo. Le comunicazioni con la torre di controllo sono state interrotte pochi minuti dopo la partenza.
Le vittime dell’incidente
Un portavoce dell'Agenzia federale russa per il Trasporto aereo (Rosaviatsia) ha confermato a Ria Novosti che a bordo dell'aereo si trovavano 65 passeggeri, tra i quali almeno un bambino, e sei membri dell'equipaggio.
Le comunicazioni con l'An-148 sono state perse pochi minuti dopo il decollo. L’aereo è caduto nella regione Ramensky vicino alla capitale.
Le indagini in corso
Le autorità russe hanno confermato che l’aereo era scomparso dagli schermi del radar alle 14:21 ora di Mosca. Sul luogo dell’incidente è stato trovato un registratore, che sarebbe la seconda scatola nera, in buone condizioni per riattivare il funzionamento, secondo l’agenzia Ria Novosti; un elemento importante per gli sviluppi delle indagini in corso. Per indicazioni del presidente Putin, è stato attivato un procedimento penale con l’accusa di “violazione delle norme dell’esercizio aereo, con la conseguente morte di due o più persone”.
Gli altri incidenti aerei
Purtroppo, non è la prima volta che un incidente aereo colpisce la Russia. Nell’anno 2016, il giorno di Natale, è caduto un aereo Tupolev Tu-154 appartenente all’aeronautica militare. Era decollato da Adler e andava in Siria, ma è caduto nel Mar Nero. Sono morte 92 persone. A marzo dello stesso anno, un Boeing 737-800 di Flydubai è caduto poco prima di atterrare all’aeroporto di Rostov sul Don. La causa dell’incidente sono state le condizioni meteorologiche e sono morte 62 persone. Il 10 aprile del 2010 96 persone hanno perso la vita per lo schianto dell’aereo Tupolev-154, anche questo dell’aerolinea militare, e anche questo precipitato a causa delle condizioni meteorologiche.
A bordo c’era il presidente della Polonia, Lech Kaczynski. C’è ancora il sospetto però che c’è stato un errore umano da parte del piloto e i controlli di volo.
Nel 2008, a settembre, la caduta di un Boeing 737-500 ha provocato la morte di 88 persone sugli Urali. A seguito di questo incidente, l'Agenzia federale russa per il trasporto aerea bloccò il funzionamento di questi tipi di aerei per le difficoltà di navigazione. Centoventiquattro vittime lasciò lo schianto di un Airbus A310 della compagnia Sibir il 9 luglio del 2006. Dalle indagini è apparso un mal funzionamento nel sistema dei freni. Altre 113 persone sono morte nel Mar Nero quando è caduto un Airbus A320 della compagnia Armavia il 3 maggio del 2006.
Il 3 luglio dell’anno 2001, un aereo della compagnia VladivostokAvia si è schiantato vicino a Irkutsk e 145 persone sono morte. Sembrerebbe che c’è stato un errore da parte del piloto.
Il presidente Putin ha promesso che si andrà fino a fondo per capire le cause di quest’ultimo incidente che ha colpito i russi. Sicuramente il tema della sicurezza nel trasporto aereo entrerà a fare parte nell’elenco degli argomenti della campagna elettorale russa.