Non si è salvato nessuno. Non c'è alcun sopravvissuto alla sciagura aerea accaduta ieri in Russia. L'Aereo di linea, un Antonov An-148 della compagnia Saratov Airlines che trasportava 71 persone, era decollato dall'aeroporto Domodedovo di Mosca ed era diretto verso la città di Orsk negli Urali. Una tratta nazionale coperta più volte al giorno in un paio d'ore. E invece ieri, dopo cinque minuti dal decollo, il terribile schianto. A darne notizia è stato il ministro dei trasporto Maxim Sokolov. Smentita la notizia che il pilota abbia lanciato il 'mayday'.

E' stata trovata una delle due scatole nere, quella che registra le conversazioni in cabina.

L'incidente poco dopo il decollo

Se l'incidente sia stato causato dalle avverse condizioni meteo su tutta la zona, da un errore umano, un cedimento strutturale o da guasto tecnico, lo dovrà stabilire la commissione d'inchiesta che il governo su incarico del presidente Vladimir Putin ha già istituito. Al vaglio anche l'ipotesi attentato. Il dato certo al momento è che il velivolo è scomparso dai radar appena decollato. L'aereo ha cominciato a scendere in picchaiata mentre stava ancora prendendo quota. Era partito dall'aeroporto Domodedovo di Mosca ieri mattina diretto nella città di Orsk negli Urali e cinque minuti dopo, 11 e 22 ora locale, si era schiantato in un campo a circa 80 chilometri a sud est dalla capitale, nel distretto di Ramensky, vicino al villaggio di Argunovo.

Le 71 persone a bordo, 65 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio, come riferito dalle agenzie di stampa russe, sono tutte morte. Tra le vittime c'erano anche un bambino, due ragazzi e tre stranieri, uno era un cittadino svizzero. Abitanti del villaggio hanno riferito di aver visto l'aereo in fiamme cadere dal cielo e abbattersi al suolo.

Sul luogo in cui il velivolo AN-148 è precipitato, i soccorritori hanno trovato una delle due scatole nere. Il ministero dei Trasporti ha annunciato che per riuscire a identificare le vittime sarà necessario fare i test del Dna prelevando materiale genetico dai parenti. In un'area di un chilometro erano disseminati oltre alla carlinga dell'aereo, molti corpi e resti di corpi.

A causa della neve alta le squadre di soccorso, 150 persone con 20 veicoli, hanno lavorato tutta la notte per recuperare le salme.

Scartata l'ipotesi di una collisione

E' stata scartata l'ipotesi che l'Antonov An-148 sia entrato in rotta di collisione con un elicottero del servizio postale che si sarebbe alzato in volo nello stesso momento. Si è trattato di indiscrezioni che non hanno trovato alcun riscontro. Sul luogo dell'incidente aereo non c'era alcun frammento di elicottero. E l'ufficio stampa delle poste russe ha smentito il coinvolgimento di uno dei propri mezzi nel disastro Aereo. Non corrisponde al vero neanche che il pilota abbia riferito alla torre di controllo di un guasto e chiesto il permesso per un atterraggio d'emergenza.

Compagnia bandita dai voli internazionali

L'aereo precipitato volava dal 2010.

La Saratov Airlines, compagnia proprietaria del velivolo, era stata sanzionata e bandita dai voli internazionali dopo alcune ispezioni. Si era scoperta la presenza di personale non autorizzato in cabina. A seguito di quest'episodio, la compagnia aveva modificato la propria politica tornando attiva con charter sulle rotte internazionali nel 2016. Ma l'attività prevalente della compagnia è sul territorio nazionale con voli di collegamento tra le città russe. Questo tipo di aereo bireattore prende il nome dal costruttore Antonov, e ha fatto il primo volo nel 2004. Può trasportare fino a 80 passeggeri e coprire una distanza di 3.600 chilometri. Lo stesso modello ha avuto in passato cinque incidenti che hanno coinvolto il carrello di atterraggio, l'impianto elettrico e il sistema di pilotaggio.