Una vicenda che arriva dagli Stati Uniti ed ha come protagonisti il signor Brian Thornhill e il giovane figlio in età pre adolescenziale. Il ragazzino è stato espulso dall'autobus scolastico a causa di ripetuti episodi di bullismo da lui commessi. Ogni giorno era protagonista di episodi di molestie ai danni dei compagni e delle compagne, obbligando i responsabili dell'istituto che frequenta ad una punizione esemplare.
La reazione di papà Brian
Il padre del ragazzino ha preso atto con rispetto del provvedimento subito dal figlio e, deluso dal suo comportamento, ha cercato di trovare la maniera più efficace per fare sì che capisse davvero di aver tenuto comportamenti sbagliati. La soluzione trovata è stata semplice ed efficace. Per tutta la durata della sospensione, il signor Thornhill ha obbligato il ragazzo a percorrere il tragitto tra la loro casa e la Scuola di corsa. Tutti i giorni ha provveduto a 'scortarlo' con la sua auto, a filmarlo ed a pubblicare il tutto sui social network. Pioggia, neve e vento non hanno impedito la sospensione della punizione ma anzi per il padre le condizioni climatiche avverse hanno contribuito a far comprendere ancora di più il messaggio.
Il suo scopo è stato duplice: far comprendere al figlio che chi sbaglia deve pagarne le conseguenze e, contemporaneamente, stimolare tutti quei genitori che debbono trovarsi ad affrontare situazioni simili alla sua. L'uomo spera di essere fonte di ispirazione nei loro confronti: ai nostri figli occorre insegnare, con loro bisogna comportarsi da genitori, non da amici, ha dichiarato ad un giornale locale.
La punizione ha avuto successo?
La punizione pare abbia avuto successo. Sia il padre che gli insegnanti hanno infatti constatato che al ragazzo sia servita per davvero. I suoi comportamenti, adesso che è terminato il periodo di sospensione, sono nettamente migliorati. Riesce ad interagire con i compagni in maniera corretta, ed ha notevolmente attenuato i suoi atteggiamenti violenti nei loro confronti.
Sono ancora troppi gli episodi di bullismo e violenza che la cronaca registra quotidianamente, e forse una delle cause è proprio il rapporto dei genitori con i propri figli. Troppe volte atteggiamenti troppo remissivi della famiglia nei confronti dei loro figli li danneggia irreparabilmente. Le nostre generazioni dovrebbero riflettere: forse le parole del signor Thornhill su come deve essere interpretato il rapporto tra genitori e figli non sono sbagliate.