Un gruppo di ricerca londinese sta tentando di convertire la luce in materia. Nel laboratorio dell’Imperial College di Londra, un team di fisici, guidato dal professor Steven Rose, ritiene di poter "operare il miracolo" di dimostrare l'equazione di Einstein E=mc2, trasformando l’energia del fotone in massa, cioè vogliono provare la formula m=E/c2.

Credono sia possibile quindi dar vita alla materia partendo da fasci di fotone, così come fu descritto per la prima volta nel 1934 dai fisici Gregory Breit e John A. Wheeler e divenuto noto come il "processo Breit-Wheeler", secondo cui dovrebbe essere possibile trasformare la luce in materia rompendo due particelle di luce (i fotoni) insieme per creare un elettrone e un positrone, cioè materia.

Ciò sarà possibile, se si realizzerà la collisione di due fotoni, ossia di due particelle di luce.

Creeranno materia da fasci di fotoni in collisione

La configurazione sperimentale per realizzare tale collisione il team la chiama "collisore fotone-fotone" e sarebbe un nuovo tipo di esperimento di fisica. La collisione si ottiene, secondo gli scienziati londinesi, utilizzando due raggi laser ad altissima potenza. Questo il procedimento: due fasci di luce “spareranno” fotoni ad alta potenza per dar vita alla collisione di due fotoni Un primo fotone che verrà sparato da un primo laser possiederà un’energia pari a 1000 volte l’energia dei fotoni di cui è fatta la luce visibile; un secondo fotone avrà un’energia pari ad un miliardo di volte maggiore.

Teoricamente l'esperimento dovrebbe dare i risultati attesi e cioè la trasformazione della luce in materia.

Sapremo di più sul big bang e sull'universo

I ricercatori saranno in grado di dirci se l'esperimento ha funzionato, se rileveranno da esso positroni carichi creati dalla collisione. Solo in tale circostanza, infatti, potranno annunciare di avere creato in laboratorio materia dalla luce. Una delle conseguenze di un simile successo sarà anche quella di poter meglio descrivere i primi cento secondi dell’universo dopo il Big Bang, cioè potremo capire meglio come funziona l'Universo e sapere tanto di più su uno dei più grandi problemi irrisolti della Fisica. Naturalmente, l'esperimento potrebbe anche non funzionare ma, anche in quel caso, i ricercatori non sono scoraggiati, e assicurano che ci riproveranno, migliorandolo.

Da quando l'esperimento è stato annunciato, l'attesa tra i fisici di tutto il mondo è notevole. C'è un grande interesse nel mondo della fisica intorno allo studio di tutte quelle esperienze di laboratorio che possono confermare le teorie di Einstein.