Una diretta su Facebook di Luigi Di Maio di circa 6 minuti ha annunciato che è stata raggiunta l'intesa sulla Tav tra il Movimento 5 Stelle e la Lega grazie alla mediazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

"Volevo darvi una buona notizia per il Paese: il governo va avanti - ha esordito il vicepremier nel video girato da un giardinetto romano con alle spalle uno scorcio della capitale - Oggi abbiamo ottenuto un grande successo che è il rispetto del contratto di governo", ha continuato con un ampio sorriso.

Successo dell'interlocuzione con Telt

"Far rispettare il contratto di governo è soprattutto una questione di rispetto per i soldi delle vostre tasse che pagate ogni mese, ogni anno - ha sottolineato Luigi Di Maio - Quello che abbiamo chiesto è semplicemente di non vincolare i vostri soldi ad un'opera che è stata messa in discussione da un'analisi costi-benefici. Cioè ci sono stati dei tecnici che si sono riuniti e che hanno detto che quell'opera (la Tav, ndr) aveva più costi che benefici".

Proseguendo nelle sue dichiarazioni online, il ministro del lavoro ha affermato che l'artefice di questo accordo è il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, grazie all'interlocuzione con Telt, definita dal pentastellato: "La società che avrebbe dovuto utilizzare i vostri soldi".

In un secondo momento ha spiegato in cosa consiste l'accordo: "I soldi delle vostre tasse non si potranno spendere prima di sei mesi e solo se il governo italiano e quello francese insieme daranno l'Ok".

I prossimi impegni del governo per lo sviluppo economico

Luigi Di Maio, archiviato dunque questo "momentaccio" che ha visto Lega e Cinque Stelle contrapposti sulla realizzazione dell'infrastruttura, si è soffermato sui prossimi impegni del governo legati alla allo sviluppo economico: "Le esportazioni stanno calando per via dei nuovi scenari economici internazionali e se non potenziamo il piano di investimenti come abbiamo iniziato a fare all'interno della Legge di Bilancio per favorire le esportazioni, le nostre imprese saranno in difficoltà".

Ci sono poi le infrastrutture, specie del centro-sud, da far partire subito: "Tutti sanno che se rendiamo più appetibili i territori del centro-sud per gli investimenti, allora tutta l'Italia ne gioverà". Sviluppare la capacità di innovazione e digitalizzazione delle imprese italiane è la sfida dei prossimi anni: "Abbiamo un grande problema di produttività delle nostre imprese che non è colpa degli imprenditori e dei lavoratori - aggiunge Di Maio - Il fondo da un miliardo di euro per le start up innovative e il manager dell'innovazione sono solo il primo passo.

Ma dobbiamo permettere al 99% delle nostre imprese sotto i 15 dipendenti di digitalizzarsi perché così potranno aumentare la produttività".

Infine ha ricordato una piaga del sistema-Italia, la burocrazia: "E poi c'è un tema importante, la semplificazione. Quattrocento leggi inutili da abolire e far partire i cantieri. I decreti legislativi sulle semplificazioni sono arrivati al Consiglio dei Ministri ma il Parlamento dovrà approvarli il prima possibile", ha concluso.

Poi un impegno da prendere verso gli italiani: "Questo Paese ha bisogno di un po' di tranquillità, non possiamo pensare che ci sia sempre la narrazione delle crisi di governo. Ce la metterò tutta per portare avanti questo governo e per dare tranquillità agli italiani".