Sono passati nove anni dal 6 aprile 2009, quando una forte scossa di Terremoto, pari a 6.3 gradi sulla scala Richter, provocò 309 vittime e danni ingenti nella città e provincia de L’Aquila. Per ogni vittima è seguito un rintocco, iniziato dalla settecentesca Chiesa delle Anime Sante, alle 3:32. Ora del dramma. Ancora oggi, la stessa struttura è fortemente lesionata. In seguito alle scosse di nove anni fa, subì il crollo di gran parte della cupola e fu per questo assunta come immagine simbolo dei danni causati al patrimonio abruzzese.
Nonostante tutto, il capoluogo abruzzese si presenta ferito. Le 5.000 fiaccole che nella notte hanno attraversato la città, erano accompagnate dai volti rigati dalle lacrime di quanti persero un parente, amico o conoscente. Storie diverse, ma accomunate da un’unica tragedia.
Le parole degli amministratori
Parlando alla stampa delle iniziative da mettere in atto, il primo cittadino, Pierluigi Biondi, ha fatto sapere che vi sono numerosi progetti per ricordare quanti perirono quella notte. E si farà attraverso la costituzione di un comitato avente personalità di alto spessore.
Alle parole del sindaco, sono seguite quelle di Roberto Tinari, presidente dell'assemblea comunale aquilana, che ha annunciato la nascita di un comitato nella quale verranno inseriti gli ex primi cittadini, così da ricostruire, il più fedelmente possibile, quanto accadde in quel periodo, così come nel pre e post sisma.
Il ricordo dei cittadini e l'auspicio dell'arcivescovo, monsignor Petrocchi
Pochi minuti dopo lo scoccare del nuovo giorno, nel piazzale è stata adagiata una corona floreale. È seguita la lettura dei 309 nomi dalla Villa Comunale, dove poi è arrivato il corteo avviatosi da via XX settembre, sede della ormai ex Casa dello Studente, nella quale persero la vita numerosi giovani. Durante l'omelia, pronunciata all'interno della basilica di San Giuseppe, già nota con il titolo di San Biagio d'Amiterno, a pochi passi da Piazza Duomo, l'arcivescovo ha auspicato la ricostruzione delle coscienze e delle anime.
Giornata di lutto cittadino e cordoglio istituzionale
Nella giornata di oggi, 6 aprile, lutto cittadino e bandiere a mezz'asta. Sono intervenuti, per ricordare l'immane tragedia, il numero uno della Protezione Civile, Angelo Borrelli e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, del Governo Gentiloni, Paola De Micheli.