Notte di apprensione in Abruzzo. Alle 03:18 una scossa di Terremoto, di magnitudo 3.9 sulla scala Richter, ha destato dal sonno quanti riposavano. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha fissato l'ipocentro dell'evento tellurico a 20 km di profondità.

Interessata L'Aquila e provincia

Il sisma ha interessato particolarmente la città de L'Aquila e gran parte della provincia. In particolare Poggio Picenze, Fossa, Ocre, Sant'Eusanio Forconese, Barisciano, San Demetrio ne' Vestini, Villa Sant'Angelo, Rocca di Cambio, Lucoli, Prata d'Ansidonia, Santo Stefano di Sessanio, Fagnano Alto, Tornimparte, San Pio delle Camere, Rocca di Mezzo, Pizzoli, Fontecchio, Castelvecchio Calvisio, Scoppito, Carapelle Calvisio, Calascio, Barete, Caporciano e Pietracamela nella provincia di Teramo.

Numerose testimonianze, ma nessun danno

Numerose testimonianze sono state raccolte sul sito del Centro Sismico Euro Mediterraneo. A L'Aquila, una fonte anonima, ha parlato di un grande boato, che ha preceduto la scossa. Seguito da un tintinnio di bicchieri e stoviglie, unitamente ad un forte rumore simile a quello che fa una sega quando taglia una mattonella. Un altro utente ha parlato, invece, di botta secca e scuotimento successivo di parecchi secondi. Con un tremolio uniforme, dal letto agli infissi.

Diverse centinaia di chiamate sono giunte al centralino dei Vigili del Fuoco. Ma, dalle verifiche effettuate insieme alla Protezione Civile, non sarebbero stati segnalati danni a persone o cose.

Il ricordo del 6 aprile 2009

Uno sciame sismico, iniziato nel dicembre 2008, culminò alle 03:32 del 6 aprile 2009, con un evento di magnitudo 6.3 sulla scala Richter. Provocò 309 morti, 1600 feriti e danni quantificabili per 10 miliardi di euro.

Il tributo più alto lo pagò, ancora una volta, L'Aquila. Ingenti i danni al centro storico, numerosi gli edifici crollati, pubblici e privati.

Tra quelli religiosi si ricordano la basilica di Collemaggio dove riposava il corpo di San Celestino V, la cupola delle Anime Sante e il transetto del Duomo, nell'omonima piazza. Tra quelli civili, invece, la Casa dello Studente dove perirono otto ragazzi, il Museo Nazionale d'Abruzzo, l'Archivio di Stato e la Prefettura. Danni considerevoli anche all'ospedale San Salvatore, nel quartiere di Coppito.

Il 10 aprile 2009 si svolsero i solenni Funerali di Stato per 205 delle 309 vittime. Ad assistervi 1.600 familiari dei defunti e oltre 5.000 persone.