Brutta disavventura la scorsa notte per alcuni agenti del commissariato di Polizia di Brindisi, che si sono visti letteralmente fracassare l'auto di servizio da un imprevisto lancio di mattoni e bottiglie. Non si sa ancora il motivo del gesto. I militari erano intervenuti per indagare sulle cause del rogo di una motocicletta di grossa cilindrata, avvenuto proprio sotto una palazzina.
La vicenda ha lasciato tutti stupiti.
L'episodio in un quartiere vicino al centro
Il fatto è avvenuto nel quartiere Commenda, una zona che si trova non lontano dal centro cittadino, precisamente in via Ciro Menotti. Intorno alle due, così come si apprende dai media locali, i residenti della zona sono stati svegliati da un forte odore di bruciato. Ci hanno messo poco a capire che il tutto proveniva dall'esterno della palazzina. Qui una motocicletta era stata data alle fiamme, queste ultime avevano quasi raggiunto un balcone dello stesso stabile. Per questo si sono vissuti momenti di vera apprensione, fino a quando i Vigili del Fuoco, intervenuti prontamente sul posto, hanno finalmente domato l'incendio del motociclo.
Questo è apparso subito di natura dolosa, poco dopo è arrivata la volante della Polizia. Gli agenti hanno quindi immediatamente fatto scattare le indagini. Il veicolo è risultato rubato. Stando alle prime indiscrezioni si tratterebbe di una motocicletta a marca Suzuki.
Mattoni e bottiglie di birra sulla volante
Mentre gli agenti svolgevano il loro normale lavoro, e cercavano di capire di più sull'accaduto, è successo ciò che nessuno si aspettava. Improvvisamente, da uno dei balconi della palazzina, sono cominciati a piovere sulla volante mattoni e bottiglie di birra. Uno di questi ha colpito il parabrezza dell'auto, sfondandone un angolo. I militari non si sono fatti intimidire dal gesto e, poco dopo, hanno fermato due ventenni, forse gli autori dell'insano gesto.
Fortunatamente la bravata non ha provocato feriti. Come si apprende dai media locali l'incendio divampato ha anche causato danni ad una vicina attività commerciale. La stessa sarebbe dotata di un impianto di videosorveglianza, e forse proprio grazie a quest'ultima i militari potranno ricostruire la vicenda e risalire ai responsabili del rogo. Ancora da chiarire è la posizione dei ventenni fermati. Il fatto di cronaca potrebbe infatti avere due responsabili diversi, i quali potrebbero avere davvero le ore contate.