Un tragico errore nell'acquisto di un pacco di biscotti, ha provocato la morte di una bambina di nove anni per choc anafilattico. La vittima, l'australiana Isabel Marrero, era allergica all'uovo. La confezione scelta al supermercato, in tutto e per tutto uguale a quella che di solito la sua mamma Helen acquistava, purtroppo non era quella giusta: conteneva proprio l'alimento a cui era allergica e la piccola non è sopravvissuta alla violenta reazione allergica.

Il dramma risale allo scorso marzo, ma è stato reso noto solo ora.

Confezione identica ma biscotti 'sbagliati', tragedia in Australia

Un giorno dello scorso marzo, Isabel è andata con sua madre al supermercato e hanno scelto, prelevandola da uno scaffale, quella che sembrava essere la confezione di biscotti che a bambina allergica alle uova consumava abitualmente. Purtroppo sia lei che sua madre sono state tratte in inganno dall'imballaggio di colore identico, viola, per entrambi le confezioni di biscotti, i 'Choc chip cookies', sia quelli con che senza uovo, prodotti dall'azienda Cadburry. Identiche le etichette e pure i biscotti.

E cosi Isabel, dopo aver mangiato un solo biscotto, ha iniziato a tossire violentemente e a soffocare. La madre le ha dato l'inalatore per l'asma, non pensando che il frollino potesse essere la causa di quella violentissima crisi. La famiglia era sempre molto attenta all'alimentazione della bambina che in sei anni non aveva avuto alcuna reazione allergica e invece questa si è rivelata fatale.

A distanza di mesi la mamma, distrutta dal dolore, ha voluto rendere pubblica la sua storia perché a nessuno debba accadere ancora una tragedia simile. L'invito che ha fatto a tutti i genitori che hanno figli con problemi allergici è di leggere l'etichetta ogni singola volta che si acquisti un prodotto, anche quello che si è abituati a comprare da anni e non dare mai niente per scontato.

Lei comprava quei biscotti da cinque anni e non era mai accaduto nulla, la disattenzione di una sola volta le ha tolto sua figlia per sempre. Tormentata dai sensi di colpa, Helen pensa che se avesse dedicato un minuto in più a leggere l'etichetta invece di prendere la confezione a colpo sicuro, forse ora la sua bambina sarebbe viva.

Biscotti 'sbagliati', sotto accusa l'azienda produttrice

Aspramente criticata e messa sott'accusa dopo quanto è accaduto, l'azienda produttrice dei biscotti che hanno ucciso Isabel ha detto di essere costernata, affranta e di aver deciso, purtroppo solo a tragedia avvenuta, di cambiare il colore delle confezioni in modo da rendere distinguibili a prima vista e chiara la distinzione tra quelle che hanno allergeni e quelle che non li contengono.

Ma i tempi perché le confezioni siano vendute finalmente senza ambiguità e garantendo la piena sicurezza dei consumatori allergici, non saranno brevi perché i biscotti non sono prodotti in Australia ma sono importati.

Biscotti mortale, precedente altrettanto tragico

Una tragedia analoga è successa a luglio negli Usa a Miami. Alexi Ryann Stafford, 15 anni, era a casa di amici quando ha visto su un tavolo una confezione di biscotti aperti. Le è sembrata uguale a quella che aveva in casa e allora ha mangiato alcuni biscotti. Purtroppo contenevano burro d'arachidi a cui era fortemente allergica, la reazione non si è fatta attendere e dopo un'ora dall'ingestione l'adolescente è morta. Anche lei per choc anafilattico.

L'azienda in questione si è difesa sostenendo che nelle confezioni di frollini che produce è ben indicato sia sul lato anteriore che su quello laterale, la presenza di burro di arachidi tramite parole e immagini. Inoltre, ha specificato di invitare sempre i consumatori a leggere con estrema attenzione l’etichetta sull’imballaggio dei prodotti così da conoscere con esattezza quali ingredienti contengano, inclusa la presenza di allergeni.