Una notizia tanto grave quanto quasi surreale si è verificata in Gran Bretagna e riguarda, ancora una volta, il sempre più frequente fenomeno della violenza e degli abusi sui minori. In questo caso, però, è proprio il caso di dirlo, oltre al danno la beffa, perché la ragazzina quattordicenne, Sammy Woodhouse, vittima di stupro, era rimasta incinta e a quindici anni aveva messo al mondo il suo bimbo, trovando anche il coraggio di uscire allo scoperto e di denunciare l'uomo.

Tuttavia, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, adesso all'uomo è stato concesso di fare visita al figlio nato dallo stupro e dunque a recitare una parte molto importante nel futuro di quel bambino nato dalla violenza effettuata nei confronti della donna.

Viene violentata a quindici anni, resta incinta: adesso lo stupratore potrà riconoscere il bimbo

Il criminale sessuale, infatti, il quarantatreenne Arshid Hussain, assieme agli altri suoi fratelli, è stato condannato a ben trentacinque anni di reclusione e da quanto emerge la ragazzina non era l'unica vittima di quello che si può definire come un gruppo di stupratori seriali.

La più piccola delle vittime, infatti, aveva addirittura undici anni. Adesso, però, il Consiglio di Rotherham ha deciso in questo modo, scaturendo inevitabilmente forti polemiche in tutta la Gran Bretagna. Se inizialmente l'uomo non aveva alcuna responsabilità genitoriale nei confronti del bambino, adesso le autorità lo hanno richiamato dandogli la possibilità di vedere il 'suo bambino'.

La madre del piccolo, oggi una donna trentatreenne, ha immediatamente dichiarato di essere completamente scioccata, perché quando l'uomo, soltanto lo scorso anno, era stato condannato al carcere aveva creduto di poter finalmente riprendere la sua vita in mano. Dodici mesi dopo, invece, il suo carnefice potrebbe attraversare la porta della sua casa per vedere il bambino in qualunque momento.

Com'è normale che sia, invece, il volere della donna è quello di impedire che quel mostro che l'ha violentata anni fa possa conoscere suo figlio, e proprio per questo motivo ha deciso di promuovere una nuova azione per provare a cambiare la legge attuale. Come dichiarato dalla stessa Sammy, nessun soggetto che si è reso protagonista di uno stupro dovrebbe mai avere la possibilità di riconoscere o vedere l'eventuale figlio nato. Nel frattempo, però, il tribunale purtroppo non sembra essere dello stesso parere.