Tra le tante notizie che emergono giornalmente, non potevano sfuggire le ultime dichiarazioni da parte di Papa Francesco che, nel corso di un messaggio ai partecipanti ad un convegno del 29 e 30 novembre, ha spiegato come la Chiesa dovrebbe prendere consapevolezza che molte chiese non sono più necessarie e accogliere questo come un segno dei tempi che impone un cambiamento.

Stando alle sue parole, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, i beni della Chiesa non hanno peso assoluto e nel caso in cui ci sia una necessità devono essere utilizzati per il bene dell'essere umano e in particolare per il bene dei poveri.

Il messaggio di Papa Francesco: 'Se necessario bisogna vendere i beni della Chiesa'

Durante il discorso, che è stato letto da un cardinale nel corso del convegno, per Papa Francesco si potrebbe fare un discorso teologico sui beni culturali, considerandoli come parte integrante nella pratica della carità. Per il Santo Padre è fondamentale la tutela dei beni della Chiesa, ma bisogna sempre tenere a mente che questi non hanno un valore universale e che quindi, nel caso in cui se ne dovesse presentare la necessità, bisogna essere pronti a metterli al servizio della gente che ne ha bisogno.

Il fatto che un gran numero di chiese presenti non sono più così necessarie come un tempo, deve portare la Chiesa a fare una riflessione e non ad accogliere la questione con ansia.

Circa 700 chiese dismesse attualmente in Italia

Nella parte finale del messaggio Papa Francesco si è poi rivolto ai vescovi, ai quali ha voluto raccomandare che qualunque decisione presa in futuro sarà frutto di una riflessione attenta e sempre improntata al bene dei cristiani e pronta al dialogo con i civili. Nel caso in cui si dovesse avere come unica soluzione la dismissione, questa dovrebbe essere sempre il più possibile condivisa da tutti. L'utilizzo delle Chiese e dei beni in generale per favorire altre questioni come la povertà, pare andrà sempre più incrementandosi ed è proprio per questa ragione che Papa Francesco ha concluso confidando nella comunità cristiana che dovrebbe essere in grado di trovare delle soluzioni che permettano di arrivare a delle trasformazioni equilibrate. Secondo la Conferenza Episcopale Italiana, al momento le chiese che sono state dismesse nel nostro territorio e dunque destinate ad un utilizzo diverso sono tra le seicento e le settecento.