Continuano le indagini sull'omicidio di Francesco Chimirri, il pizzaiolo e tiktoker di 44 anni ucciso lunedì 7 ottobre a Crotone nel quartiere Lampanaro. Chimirri è stato colpito da un proiettile esploso da un agente di polizia al termine di una lite. L’autopsia, condotta dal medico legale Massimo Rizzo, ha confermato nelle scorse ore che è stato un solo colpo, partito dal basso verso l’alto, ad aver colpito il 44enne. Oltre al colpo di pistola, è stata riscontrata nella vittima una lesione alla nuca, probabilmente causata da uno sfollagente.

La dinamica dell'omicidio di Chimirri secondo l'autopsia

L'autopsia eseguita dal medico legale Massimo Rizzo, su incarico della Procura di Crotone, ha stabilito ad aver colpito Francesco Chimirri è stato un unico proiettile calibro 9. Il colpo, sparato dall'agente di polizia fuori servizio Giuseppe Sortino dal basso verso l'alto, ha attraversato organi vitali come il fegato e un polmone, prima di fermarsi nel dorso della vittima.

Intanto un altro elemento chiave emerso dall’esame autoptico riguarda una lesione alla nuca, che potrebbe essere stata provocata da uno sfollagente, presumibilmente da Sortino, l'uomo coinvolto nel fatto di cronaca.

La famiglia Chimirri ha nominato un consulente medico legale

Giuseppe Sortino, l'agente di polizia 37enne accusato di aver sparato il colpo mortale, è ora al centro di un'indagine giudiziaria. Gli investigatori stanno cercando di chiarire i dettagli della lite che ha portato all'uso della pistola. La presenza della lesione alla nuca, che potrebbe essere stata causata da un contatto ravvicinato tra Chimirri e l'agente, aggiunge un ulteriore elemento di complessità al caso.

La famiglia Chimirri, assistita dagli avvocati Tiziano Saporito e Andrea Filici, ha nominato un consulente medico legale, il dottor Giuseppe Maurelli, per seguire da vicino l’esame autoptico e ottenere una valutazione indipendente sulle cause del decesso.

Fissata la data dei funerali di Chimirri

I funerali di Francesco Chimirri sono stati fissati per mercoledì 16 ottobre presso il Duomo di Isola di Capo Rizzuto, e si prevede una partecipazione numerosa per rendere omaggio alla vittima.

Nel frattempo, l’indagine continuerà anche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di chiarire fino in fondo le responsabilità e fornire risposte ai molti interrogativi sollevati dalla vicenda.