Tekashi 6ix9ine è finito di nuovo in manette. Non c'è pace per il popolarissimo rapper americano di origine messicana e portoricana che, stando alle notizie riportate dal sempre informatissimo, soprattutto in materia giudiziaria, portale americano TMZ, sarebbe stato tratto in arresto nella notte di domenica a New York, la sua città.
I capi di imputazione mossi nei confronti del controverso artista – che soltanto la scorsa settimana aveva annunciato l'uscita del suo prossimo album di inediti per il 23 novembre 2018 – sarebbero due, entrambi abbastanza gravi, ovvero detenzione illegale di armi da fuoco ed estorsione.
Arrestati anche altri membri del crew di Tekashi 6ix9ine, continua l'odissea giudiziaria del rapper
Assieme al cantante le autorità americane hanno fermato anche Kifano Jordan – che fino a qualche tempo fa era stato il manager di Tekashi 6ix9ine – oltre che altri due uomini tutt'ora appartenenti al crew del rapper, incluso Faheem Walter, conosciuto anche con lo pseudonimo di 'Crippy', che fa parte del team di guardie del corpo dell'artista.
Quest'ultimo infatti è costretto ormai da tempo a vivere sotto scorta, precauzione che tuttavia non gli è servita ad evitare i diversi attentati subiti negli ultimi mesi, uno dei quali, il più recente, è costato caro proprio al sopracitato Faheem 'Crippy' Walter, raggiunto da ben 4 colpi di arma da fuoco mentre controllava l'ingresso di un ristorante dove stava cenando il rapper, sempre a New York, in pieno centro.
Nel 2018 Tekashi 6ix9ine ha avuto innumerevoli problemi con la legge: in primavera era stato infatti arrestato per aver provato a soffocare un minorenne, mentre il mese scorso aveva ricevuto una condanna definitiva a ben 4 anni di libertà vigilata, a cui sono state aggiunte anche mille ore di servizi sociali, nell'ambito di un processo nel quale era stato accusato di essere comparso in un video pedopornografico. Soltanto pochi giorni fa, invece, per la precisione il 16 novembre, 6ix9ine ha patteggiato una pena di lieve entità per una vecchia imputazione di oltraggio a pubblico ufficiale.
Tour europeo ha rischio, potrebbe saltare anche la data italiana
Anche se le informazioni pervenute alla stampa sono al momento estremamente scarne e generiche, sembra evidente che questo ulteriore processo andrà ad inficiare in qualche misura le condizioni della libertà vigilata patteggiata soltanto il mese scorso dal cantante, che per ottemperare gli obblighi decisi dalla corte avrebbe dovuto mantenere una 'condotta esemplare', sicuramente non conciliabile con delle accuse per estorsione e detenzione di armi. Difficile quindi capire se l'artista avrà modo di realizzare effettivamente il tour europeo annunciato per i prossimi mesi, che avrebbe dovuto includere anche una data italiana a Padova.