Un'altra di quelle notizie di cui non si dovrebbe mai sentire parlare riguardante il fenomeno delle violenze sessuali su minorenni si è consumata nella provincia di Vicenza, precisamente nel piccolo comune di Cornedo, dove una bambina di quattordici anni è stata stuprata e contemporaneamente filmata attraverso uno smartphone. A rendere ancora più amaro l'episodio accaduto, c'è il fatto che il suo carnefice era addirittura il nonno, un uomo di sessantacinque anni, che in realtà avrebbe dovuto soltanto prendersi cura dell'adolescente in quei pomeriggi in cui i suoi genitori la mandavano a casa sua.
Secondo quanto riferisce il quotidiano Il Corriere della Sera, invece di comportarsi come qualunque altro nonno con la sua nipote, lui ne abusava e la riprendeva durante l'atto sessuale.
Vicenza: abusava della sua nipotina e la riprendeva con lo smartphone, arrestato nonno 65enne
Per queste ragioni, secondo quanto riferisce il quotidiano in questione, il nonno-orco è stato immediatamente fermato dalle forze dell'ordine nei giorni scorsi e su disposizione del Gip di Vicenza l'hanno portato nella casa circondariale a Verona Montorio, luogo in cui resterà fino a quando non verrà emesso un giudizio definitivo a processo.
All'uomo pensionato è stato contestato il reato di violenza pluriaggravata nei confronti di minore. Nel momento in cui i genitori lasciavano la figlia da sola a casa del nonno, lì si consumava l'orrore, col nonno che spogliava la quattordicenne, per poi palpeggiarla e penetrarla. Non contento, riprendeva le violenze sessuali con la videocamera del suo smartphone. A confermare la ricostruzione degli inquirenti, ci sono le parole stesse del nonno, che ha confessato al gip di aver compiuto atti sessuali nei confronti della nipote e di aver ripreso tutto.
L'indagine è partita nel momento in cui la ragazzina, sconvolta da quanto il nonno le facesse vivere, ha deciso di raccontare tutto ai suoi genitori.
A quel punto la famiglia si è rivolta alle forze dell'ordine che si sono subito messe in azione per trovare delle prove. Inizialmente si pensava ci fossero state soltanto delle molestie, tanto che il sessantacinquenne era stato posto agli arresti domiciliari, ma una volta rintracciati i video, è scattata la misura del carcere. L'indagine da parte dei carabinieri di Vicenza comunque va avanti perché si vuole comprendere se c'era qualcun'altro a conoscenza di ciò che accadeva tra il nonno e la sua nipotina.