Sulla costa del Kenya, a Chakama, nella contea di Kilifi, il 20 Novembre 2018, alle ore 20, uomini armati hanno attaccato le abitazioni dove alloggiavano i volontari dell'organizzazione "Africa Milele Onlus", con sede a Fano, nelle Marche. Nell'attacco sono rimaste ferite 5 persone, tra le quali un bambino di 12 anni in modo grave; una ragazza italiana è stata rapita, senza un apparente motivo, dal gruppo armato, di origini ancora sconosciute.

La banda, a quanto raccontano i testimoni, era composta da quattro o cinque uomini, armati da fucili AK 47 e machete, i quali sono andati direttamente nella casa della volontaria, probabilmente perché sapevano di trovarvi una ragazza italiana.

La giovane volontaria rapita è di Milano

La giovane ragazza rapita nell'attacco è di Milano, si chiama Silvia Costanza Romano, ha 23 anni e lavora nell'associazione "Africa Milele Onlus", che si occupa di bambini.

Lilian Sora, presidente della Onlus marchigiana, ha dichiarato all'Ansa, che il paese dove è avvenuto il rapimento è situato in una parte del Kenya dove, solitamente, non succede mai niente del genere. Nel momento in cui sono arrivati gli uomini armati, Silvia era da sola nella casa, perché alcune persone erano partite e molte altre sarebbero arrivate nei prossimi giorni.

Davide Ciarrapica, fondatore della "Onlus Orphan's Dream", con cui Silvia aveva fatto un'esperienza di volontariato nell'orfanotrofio Likoni, ha dichiarato all'Ansa, che la ragazza era decisa ad andare a Chakama, anche se non era un posto del tutto sicuro, perché lì erano tutti suoi amici e conosceva l'ambiente e le condizioni di vita di quella parte dell'Africa.

Un ragazzo è testimone del rapimento

Ronald Kazungu Ngala, di 19 anni, sostenuto nell'istruzione dalla Onlus per cui lavora Silvia, sostiene di essere testimone oculare del rapimento e afferma di aver sentito gli spari provenienti dall'esterno, che hanno fatto fuggire o nascondere tutti quelli che si trovavano nell'area circostante.

Prima di essere portata via, Silvia sarebbe stata duramente schiaffeggiata. Ronald dichiara di aver provato ad aiutarla, prima di essere stato colpito alla testa con un bastone.

Nell'ultima foto postata su internet, il 17 Novembre, sorridente e vestita con un abito tipico del posto, Silvia cita Jung, scrivendo: "Si sopravvive di ciò che si riceve ma si vive di ciò che si dona", per accompagnare la sua immagine.

La polizia kenyota rende noto, via Twitter, che non sono ancora state stabilite le ragioni dell'attacco e del rapimento né l'identità degli aggressori. Le indagini sono in corso.