Sono passati otto anni da quel caso di cronaca nera divenuto tristemente noto come Delitto di Avetrana. Vittima fu la giovanissima Sarah Scazzi (15 anni al momento della morte). Inizialmente i sospetti ricaddero sullo zio acquisito Michele Misseri, il quale confessò l'assassinio della nipote, con tanto di vilipendio di cadavere. Alla fine i giudici spostarono le loro attenzioni su altre componenti della famiglia di Sarah: la zia Cosima Serrano e la cugina Sabrina.

Le due donne sono state infine dichiarate colpevoli dalla Giustizia. Ciò ha avuto come conseguenza la condanna all'ergastolo per madre e figlia; condanna divenuta definitiva dopo tre gradi di giudizio. 'Zio Michele' se l'è invece cavata con 'soli' otto anni per occultamento di cadavere.

Eppure, sul giallo di Avetrana non tutti sono d'accordo sul fatto che possa essere messa la parola 'fine'. Diverse le probabili incongruenze e le piste lasciate cadere forse un po' troppo presto. Se magari fossero state meglio attenzionate, ci saremmo trovati dinanzi ad un panorama diverso del caso? Non è dato saperlo purtroppo.

il primo legale di Sabrina Misseri, l'avvocato Emilia Velletri (40 anni) ha affermato che i veri assassini della giovane Sarah Scazzi sarebbero in realtà ancora liberi.

Delitto di Avetrana: l'esistenza di piste più 'eccellenti'

Secondo le ipotesi di Velletri, ci sarebbero altre piste considerate più 'eccellenti' per la risoluzione del caso Sarah Scazzi. La legale è colpita sulla mancanza di approfondimenti verso alcune 'feste' che avrebbero visto la presenza, almeno una volta, della 15enne assassinata. I carabinieri hanno rinvenuto della droga in questi eventi e nonostante gli anni trascorsi, ancora non è possibile sapere chi realmente partecipasse a questi incontri. Una cosa certa, ha detto la Velletri, è che la sua assistita Sabrina non fosse tra gli invitati.

Le vicissitudini di Emilia Velletri

Emilia Velletri tiene molto a cuore il caso Sarah Scazzi ed ha affermato di non riuscire a dormire la notte, con la consapevolezza che in carcere ci siano 'due innocenti'. L'avvocato Velletri è convinto che i veri assassini della 15enne siano ancora a piede libero. La legale originaria di Taranto è mamma di tre figli e da quando ha iniziato ad occuparsi del delitto di Avetrana come difensore di Sabrina, la sua vita non è stata più la stessa. Inizialmente, la cugina di Sarah era difesa dalla stessa Velletri e dal marito di lui, Vito Russo junior.

Quest'ultimo era stato condannato ad un anno e mezzo di carcere per il reato di favoreggiamento riguardante la distruzione del verbale di un'indagine difensiva.

Alla fine, sia lui che l'ex moglie sono stati assolti in Cassazione. Anche la stessa Velletri è stata infine assolta nel 2015, dopo la decisione del Procuratore generale di Taranto di non ricorrere in appello. Il motivo era da ritrovarsi nell'inconsistenza dell'ipotesi accusatoria di depistaggio. La dottoressa Velletri ha ricevuto l'assoluzione definitiva assieme ad altri due colleghi.

Liberazione anticipata per Sabrina Misseri

Intanto, come un fulmine a ciel sereno, il Tribunale di Taranto ha concesso a Sabrina Misseri un anno e quattro mesi di libertà anticipata, riguardo l'arco temporale che va dal 15 Ottobre al 2010 al 15 Ottobre 2016, che corrisponde al periodo di detenzione della donna. La testata che ha riferito per prima la notizia è stata Il Messaggero. Anche Cosima Serrano, mamma di Sabrina, potrà beneficiare di tale istanza.