Il 26 agosto del 2010 è la data che molti di noi ricordano come il giorno della morte di Sarah Scazzi (15 anni). La scomparsa e l'omicidio della giovanissima avvenne ad Avetrana. Sono passati ormai 8 anni da quel terribile episodio di cronaca nera, tuttavia i protagonisti di questa vicenda continuano a far parlare di sé, volenti o nolenti.

Per l'omicidio di Sarah Scazzi sono state sono state condannate in via definitiva all'ergastolo la cugina della ragazza, Sabrina, e la zia Cosima Misseri, due parenti molto strette, che Sarah frequentava quasi tutti i giorni e delle quali si fidava ciecamente.

La vicenda però non sembra ancora conclusa in maniera definitiva ed il processo in corso al Tribunale di Taranto per false dichiarazioni ai pm e falsa testimonianza sul caso dell'omicidio della quindicenne di Avetrana, contro Ivano Russo, sembra ancora riservare nuove svolte ed inaspettate rivelazioni. Non a caso, è spuntata adesso una nuova intercettazione contro il Russo. In una telefonata il ragazzo, parlando con sua madre, le dà degli ordini su come comportarsi nel caso qualcuno chiedesse di lui riguardo il caso Scazzi. "Se ti chiedono qualcosa dici: 'Mio figlio stava dormendo...' " afferma Ivano.

Le verità nascoste dietro all'omicidio di Avetrana

Ivano Russo come molti ricorderanno era il ragazzo per il quale Sabrina Misseri provava un'infatuazione a tal punto da causare una forte gelosia nei confronti della cugina Sarah Scazzi, amica a sua volta di Russo, fino a provocare la violenta ed inaspettata reazione di Sabrina.

Sono molte le ombre che si celano intorno all'immagine di questo uomo, molte le mezze verità raccontate dal ragazzo e le confessioni spesso incoerenti. Basti pensare alla deposizione dell'ex compagna, Virginia Coppola, che ha riferito di come Russo abbia mentito in relazione ai suoi spostamenti avvenuti quel 26 agosto del 2010.

L'intercettazione della telefonata tra Ivano Russo e la madre

Negli ultimi mesi sono trapelate delle intercettazioni che sembrano confermare appieno la versione di Virginia Coppola, la quale ha sempre sostenuto, con dichiarazioni spontanee, il fatto che Ivano Russo quel giorno uscì di casa ed incontrò Sarah Scazzi.

A gettare fango sul 'bello di Avetrana' sembra esserci una telefonata intercettata che il ragazzo effettuò con la madre quando il corpo di Sarah Scazzi non era stato ancora ritrovato; dalla registrazione si evince come Russo impartisse ordini alla madre su cosa dire alle forze dell'ordine qualora l'avessero interrogata.

La donna avrebbe dovuto dire che il figlio quel pomeriggio stava dormendo, che stava a casa. Tutto questo è completamente in contrasto con le dichiarazioni rilasciate da Ivano Russo in relazione all'omicidio di Sarah Scazzi di 8 anni fa.