Una terribile tragedia si è verificata il 31 dicembre scorso in Egitto, precisamente a Kafr El-Sheikh, cittadina non lontana da Il Cairo. Un uomo, Ahmed Abdullah Zaki, 42 anni, ha infatti massacrato la sua famiglia, decapitando la moglie e i suoi figli piccoli. Le vittime della mattanza sono Laila e Omar, di 5 e 6 anni, e la moglie, Mona Mohammed Fathi, di 30 anni, anch'essa di professione medico, proprio come suo marito.
A dare l'allarme è stato proprio l'omicida, il quale ha allertato i vicini e poi le autorità, dicendo di aver trovato in un bagno di sangue la sua famiglia. Il soggetto ha dichiarato, in un primo momento, di essere stato fuori per svolgere alcune commissioni, al ritorno avrebbe quindi scoperto quanto avvenuto. Raccapricciante la scena che si è presentata agli occhi degli agenti, con la casa che era completamente cosparsa di sangue.
Dopo 24 ore l'uomo ha confessato
I militari egiziani hanno comunque voluto vederci chiaro sulla vicenda, e quindi, come da prassi, hanno cominciato un lungo ciclo di interrogatori, durato più di 24 ore.
Gli agenti hanno messo sotto torchio l'uomo, che alla fine ha confessato di aver commesso lui la strage, che ha letteralmente sconvolto l'Egitto. L'omicida ha raccontato che sia con la moglie, che con i figli, avesse dei problemi, i quali lo avrebbero fatto letteralmente impazzire. Da qui quindi la decisione, assurda, di eliminarli. Il soggetto ha anche informato di aver dapprima messo dei sonniferi dell'acqua, in modo da addormentare i familiari, per poi successivamente massacrarli. Un racconto scioccante. A stupire di più di tutto, è comunque la terribile lucidità dell'uomo, che sin dal primo momento si è ritenuto letteralmente innocente. Il particolare che ha convinto i militari a mettere sotto torchio l'uomo è stato quello dell'assenza di segni di effrazione negli infissi dell'abitazione di famiglia.
La famiglia si trovava in Egitto per il matrimonio del fratello della vittima
Secondo quanto riportato dalla stampa egiziana, pare che la famiglia si fosse trasferita da poco per lavoro in Arabia Saudita. In questi giorni erano tornati nella "terra dei Faraoni" per il matrimonio del fratello della sorella della moglie dell'uomo, che era in programma la prossima settimana. L'uomo pare che fosse anche in aspettativa dal lavoro e aveva uno studio medico proprio nella cittadina teatro del terribile fatto di cronaca. Dopo la confessione del tremendo delitto, ai militari non è restato altro che trarre in arresto Zaki con l'accusa di omicidio.