Quella che circola è ancora una indiscrezione, ma il progetto c'è e già da qualche anno. Stiamo parlando dell'avveniristico progetto del penitenziario che dovrebbe sorgere a Nola, nel napoletano, precisamente in località Boscofangone. Non si tratterebbe del classico carcere con celle buie e grigie, con cortili recintati da filo spinato e quant'altro, ma di un vero e proprio paradiso, o poco ci manca.

L'edificio, che dovrebbe essere progettato secondo alcuni modelli esistenti in Scandinavia, sorgerà poco lontano dal centro commerciale Vulcano Buono, e per la sua realizzazione sono stati raccolti finanziamenti per una cifra intorno ai 75 milioni di euro (100 ne servono per la costruzione). I detenuti avranno a disposizione un'area, tra ambienti interni ed esterni, di circa 95 mila metri quadri.

Capienza di 1200 detenuti

Sarà una struttura enorme quella di Nola. Potrà ospitare infatti circa 1200 detenuti, e il suo obiettivo è quello di decongestionare le due case circondariali principali della Campania, Poggioreale e Secondigliano.

Una struttura modello, quindi, lontana dal solito penitenziario. Il progetto prevede grandi novità, tra le quali ad esempio le celle singole, ma non solo. Al suo interno vi saranno numerosi luoghi per lo svago e il tempo libero, come ad esempio teatro, aule varie e laboratori. Inoltre non ci sanno muri perimetrali, all'esterno dell'edificio ci saranno aree verdi e campi sportivi. Già l'ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, parlò qualche anno addietro proprio di questa struttura. A fare da contorno a tutto questo "paradiso", ci sarà un sistema di sorveglianza di ultima generazione, che 24 su 24 monitorerà la struttura.

Problemi di bonifica dell'area

Come riporta la testata giornalistica Fanpage, per la costruzione di questo penitenziario "siamo ancora all'anno zero".

Infatti, il terreno dove dovrebbe sorgere l'immensa struttura dovrà essere bonificato dalla presenza nell'area di ordigni bellici. Un secondo problema, non di poco conto, e l'attuale situazione politica del Paese, che non consentirebbe la realizzazione di un posto del genere. Sappiamo bene tutti, infatti, quali siano le prerogative in materia di sicurezza varate dal governo gialloverde. E proprio il problema del sovraffollamento delle carceri, dei suicidi che di tanto in tanto si verificano, ha portato gli agenti di polizia penitenziaria a richiedere strutture che siano vivibili, sia per chi ci lavora che per i detenuti stessi.