Manuel Bortuzzo, il 20enne giovane promessa del nuoto di Treviso, ferito nella notte tra sabato 2 e domenica 3 febbraio, non potrà più riprendere camminare. Un colpo di pistola ha spezzato via per sempre la sua passione e i suoi sogni.
Nella conferenza stampa tenutasi quest’oggi dall'ospedale in cui è ricoverato Manuel, è intervenuto il professore Alberto Delitala, direttore del Reparto Neuroscienze del San Camillo di Roma insieme all’anestesista Emiliano Cingolani, responsabile della Rianimazione del San Camillo.
Il professore ha spiegato che la lesione midollare è completa e questo comporta che al momento non vi sarà nessuna ripresa della funzionalità degli arti inferiori.
“A 48 ore dal termine dell’intervento toracico, le condizioni appaiono stabili pur essendo Manuel ancora sedato e con ventilazione artificiale”, ha aggiunto il professore.
I fatti di quella tragica notte
Manuel si trovava in piazza Eschilo a Roma nella notte tra sabato e domenica, quando è stato vittima di un agguato all’Axa, nel quadrante Roma sud ed è stato improvvisamente raggiunto da un proiettile che gli ha leso il midollo spinale.
Gli investigatori stanno indagando sui due uomini che erano a bordo dello scooter dal quale sono partiti i colpi. Si suppone che chi ha sparato abbia scambiato Manuel per qualcuno che poco prima aveva preso parte a una rissa in un pub all’altro lato della piazza.
L’attenzione degli inquirenti si sta concentrando soprattutto negli ambienti della criminalità ad Acilia e nelle case popolari del quartiere nel quadrante nord di Roma, dove le investigazioni sono rese complicate dall’omertà degli abitanti. Tra i testimoni sono stati ascoltati anche gli amici e la fidanzata di Manuel che erano con lui quella notte. È proprio la sua fidanzata la testimone che è stata ripetutamente sentita dagli inquirenti per escludere eventuali liti o attriti avuti in passato dal ragazzo.
Le parole di vicinanza a Manuel
“Speriamo in un miracolo. Chiediamo il rispetto della privacy e siamo fiduciosi che gli inquirenti e la magistratura riusciranno a catturare gli uomini che hanno ferito gravemente Manuel. Ringrazio, da parte della famiglia, l’ospedale San Camillo e le forze dell’ordine”, si è così espresso il presidente di Federnuoto Paolo Barelli, che ha poi aggiunto: “Auspichiamo in un futuro diverso. Una serata tra amici non può trasformarsi in tragedia”.
Il giovane nuotatore ha ricevuto un messaggio di vicinanza anche da parte di Filippo Magnini, ex capitano della nazionale italiana di nuoto: “Forza Manuel! Prego e spero che avvenga un miracolo”.