Un attentato multiplo nella mattina di Pasqua è avvenuto in Sry Lanka: è successo questa mattina verso le ore 9, le sei italiane. Sono stati fatti esplodere sei ordigni in contemporanea, più altri due tre ore più tardi, in alcuni hotel di Colombo, la capitale dello Sri Lanka, ed in tre chiese. Un attacco diretto alla comunità cristiana del posto, che stava celebrando la Santa Pasqua.

Le ultime due esplosioni sono avvenute in un palazzo di Dehiwala, un sobborgo della capitale e nel quartiere di Orugodawatta: in entrambi gli scoppi gli attentatori si sono fatti esplodere, uccidendo anche alcuni poliziotti che erano sul posto.

Una Pasqua di sangue

Il bilancio delle vittime è agghiacciante e sta crescendo di ora in ora: si parla di 190 morti e 500 feriti. Anche molti stranieri, forse una quarantina, tra le vittime: il ministero degli Esteri italiani si è mobilitato insieme all'ambasciata italiana a Colombo per verificare la presenza di connazionali tra le persone colpite. I bersagli principali sono state le chiese gremite di fedeli per la celebrazione della Pasqua: è stata colpita la chiesa di Sant'Antonio a Colombo, quella di San Sebastiano a Negombo, nei pressi della capitale e una chiesa di Batticaloa.

Tra gli hotel colpiti lo Shangri-La Hotel, il Kingsbury Hotel e il Cinnamon Grand, tutti a Colombo. Tra gli stranieri colpiti alcuni cittadini americani, inglesi ed olandesi, alcuni in gravi condizioni.

Caccia all'uomo

Il governo cingalese afferma che le ultime due esplosioni probabilmente siano state causate da delinquenti ricercati dalla polizia dopo la caccia all'uomo iniziata questa mattina e che sono già stati individuati tutti i colpevoli degli attacchi. Il ministro della difesa ha comunicato l'arresto di sette persone sospette e conta di arrestare gli altri attentatori nelle prossime ore: inoltre ha detto che, seppure si tratti sicuramente di atti terroristici, non è stata ricevuta dal governo né dai media alcuna rivendicazione da parte di alcun gruppo.

Il governo singalese sta prendendo tutte le misure necessarie contro il terrorismo che da lungo tempo minaccia l'isola ed avverte che farà qualsiasi cosa pur di sradicare ogni estremismo religioso. Nel Paese è stato imposto il coprifuoco, dalle 18 alle sei di mattina e si respira una tensione alle stelle che durerà finchè tutti i responsabili non saranno stati catturati. Il ministro dell'economia invita alla calma ed a rimanere a casa; poco fa ha raccontato di aver visitato i luoghi attaccati dagli attentatori dove ha assistito a scene orrende di arti amputati e sangue dappertutto. Nel frattempo tutte le celebrazioni pasquali sono state annullate nelle chiese cristiane.