Sarebbero tre le chiese colpite dagli attentati di poche ore fa in Sri Lanka, e altrettanti gli alberghi. Il tragico bilancio nel giorno di Pasqua consterebbe di almeno 150 morti ed almeno 400 feriti. Il tutto è avvenuto verso le 8.45, più o meno le 4.45 in Italia. Le sei esplosioni, verificatesi fra loro in contemporanea, per la maggior parte nella capitale Colombo (tre alberghi e una chiesa) hanno gettato nel panico la città e colpito la minoranza cristiana. Per ora non sono state fatte rivendicazioni. Va però detto che non solo Colombo è stata colpita.
Un'altra chiesa è rimasta vittima di esplosioni a Negombo, una città a forte presenza cattolica ed un'altra ancora a Batticaloa, nella parte orientale.
Il sito del Daily News, il quotidiano online locale che per primo ha diffuso la notizia risulta attualmente irraggiungibile o quasi, probabilmente a causa del forte picco di accessi alla ricerca di aggiornamenti. Sulla pagina Facebook del Daily News Sri Lanka, si susseguono a stretto giro di posta gli aggiornamenti (ma le pagine del sito risultano comunque difficilmente raggiungibili). In ogni caso, gli hotel presi di mira sarebbero Il Cinammon, lo Shangri-la e il Kingsbury. Non è per ora dato sapere se ci siano italiani tra le vittime.
Il problema degli attentati di natura religiosa è una piaga che da sempre caratterizza alcuni paesi, anche se va specificato che allo stato attuale delle cose (domenica mattina di Pasqua), non vi è stata ancora alcuna rivendicazione ed è quindi molto difficile attribuire colpe in modo certo.
Sempre secondo il Corriere della Sera, un ufficiale di Polizia aveva segnalato la minaccia dovuta all'Ntj, un gruppo radicale islamico, che però, appunto, per ora non ha rivendicato nulla.
Il Ministro dopo gli attentati: 'State a casa'
Le scene alle quali il ministro Harsha de Silva, responsabile delle riforme economiche, è stato costretto ad assistere, lo hanno convinto a postare un tweet, avvisando le persone di "restare a casa".
Da Silva ha infatti assistito a scene come arti amputati dispersi per le strade. Uno scenario quasi apocalittico insomma, nel quale è anche difficile reperire notizie di prima mano a causa dell'inevitabile caos generatosi dagli attentati multipli. Il ministro ha comunque chiesto una riunione straordinaria del consiglio dell'Onu per far fronte all'emergenza.
C'è da dire che comunque le cifre come al solito in questi casi non sono chiare. C'è infatti chi sostiene, come Il Corriere della Sera, che i feriti potrebbero essere più di 500, compreso un buon numero di stranieri. Purtroppo, con tutta probabilità si tratta di un bilancio ancora molto provvisorio. Sicuramente però, molte vite sono state salvate grazie al pronto intervento delle forze dell'ordine che hanno trasportato in ospedale un gran numero di feriti, come ha fatto notare lo stesso ministro De Silva.