Anche oggi, sabato 27 aprile, continuano le ricerche di Emanuela Saccardi, la 47enne di San Giorgio Piacentino (piccolo comune in provincia Piacenza) che, 5 giorni fa, ha fatto perdere le sue tracce. Nella giornata odierna, per la prima volta, si sono alzati in volo anche i droni. I familiari, sempre più preoccupati, non credono che la donna si sia allontanata spontaneamente: "Non aveva motivo per andarsene" - hanno dichiarato il marito Mauro e la figlia Alessia.

Il giallo della scomparsa di Emanuela

Martedì 23 aprile, intorno alle 7 del mattino, Emanuela Saccardi è uscita di casa per andare al lavoro (nella vicina San Nicolò, frazione del comune di Rottofreno). Prima, però, si è fermata a San Polo di Podenzano, sempre nel piacentino, per lasciare i figli dai nonni. Da allora, nessuno l'ha più vista né sentita: la donna sembra svanita nel nulla.

Dopo che i familiari hanno sporto denuncia di scomparsa ai carabinieri del comando di Piacenza, sono state avviate subito le ricerche e l'auto della 47enne, una Toyota Yaris di colore bianco, è stata ritrovata in città in un parcheggio di via del Pontiere (zona Piazzale Milano).

Gli investigatori, per il momento, sembrano propendere per l'allontanamento volontario (anche se non escludono definitivamente altre piste), ma i parenti di Emanuela hanno rigettato decisi questa ipotesi. "Ci sono troppe stranezze, troppe cose non tornano" - hanno affermato sia il marito Mauro che la figlia Alessia. La macchina, ad esempio, è stata trovata dalla parte opposta rispetto all'ipermercato dove è impiegata la donna: "Non riusciamo a capire come mai l'ha lasciata lì" - ha detto la giovane. L'utilitaria, poi, è stata rinvenuta posteggiata con cura mentre - come hanno precisato sia la figlia che il marito - la 47enne non era solita prestare attenzione a queste cose e "parcheggiava come capitava".

La scomparsa di Emanuela Saccardi è, dunque, avvolta in un fitto mistero - che sta attirando l'attenzione anche di diverse trasmissioni nazionali (come Quarto Grado, Chi l'ha visto? e La vita in diretta) - anche perché la macchina della cassiera è stata ritrovata aperta con le chiavi appoggiate sul cruscotto; al suo interno, inoltre, nel bagagliaio è stata trovata anche la borsa della donna, con documenti e portafogli, ma senza smartphone (che da ormai 5 giorni risulta spento).

Le ricerche con i droni

Mentre i familiari lanciano accorati appelli in tv e sui social, prosegue l'attività investigativa portata avanti dalle forze dell'ordine e le ricerche coordinate dalla Prefettura di Piacenza. Le operazioni stanno impegnando un centinaio di persone; vi prendono parte, infatti, gli uomini dell'Arma, i vigili del fuoco, diverse unità cinofile, i sommozzatori di Torino e di Milano, la Protezione Civile ed anche i volontari dell'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS).

Ieri pomeriggio, per fare il punto della situazione, si è svolta una riunione di coordinamento presieduta da Patrizia Savarese, capo di gabinetto della prefettura di Piacenza. Durante l'incontro si è stabilito anche che il campo base delle ricerche, in un primo momento allestito nelle vicinanze del parcheggio di via del Pontiere, venisse spostato nella frazione di Mortizza, più vicino al Po. Dopo aver setacciato, nelle scorse ore, il tratto di fiume che da Piacenza conduce fino allo sbarramento dell'isola fluviale di Serafini, stamani, per la prima volta, si sono alzati in volo anche i droni (arrivati da La Spezia e Torino e telecomandati dai vigili del fuoco).