Tutti in strada. All’annuncio dei risultati elettorali, migliaia di persone si sono riversate in strada per celebrare una vittoria che sembra per molti un sogno che si avvera. Il doppio trionfo di Ekrem İmamoğlu viene salutato da una folla festante, già fuori dalla sede del Chp quando, ancor prima della certezza dei risultati, Binali Yıldırım, esponente del partito del Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, si è congratulato con il nuovo sindaco, ammettendo la sconfitta.

Dopo le polemiche delle scorse amministrative del 31 marzo, che hanno portato all'annullamento della sua vittoria e alla ripetizione del voto, l’esponente del Partito Popolare Repubblicano è riuscito a ottenere il 54,21% dei consensi, contro il 44,99% di Yıldırım.

Dato più significativo è la vittoria in quartieri conservatori, considerati roccaforti dell’Akp, come Faith ed Eyupsultan. Questa volta, però, nessuna polemica ha accompagnato lo spoglio, veloce, diretto e senza tentennamenti.

Il primo discorso

Nel suo discorso, il primo da Sindaco, İmamoğlu ha dichiarato la fine dell’era della contrapposizione e dell’arroganza, mentre è invece giunto il momento di riportare la democrazia in città, rendendo Istanbul un «progetto comune».

Rivolgendosi al capo di Stato ha inoltre confermato l’importanza di lavorare in sinergia sui grandi problemi della città, la gestione dei rifugiati in primis, manifestando la volontà di incontrare Erdoğan ad Ankara. Il riferimento al “ritorno alla democrazia” e all’annullamento da parte dell’Alta Commissione Elettorale durante le scorse elezioni, ufficialmente per irregolarità nelle procedure di spoglio e conteggio dei voti, in realtà per pressioni da Ankara, è stato un modo neanche troppo velato per far intendere che il nuovo alfiere della scena Politica turca non intenderà farsi ostacolare dal governo nazionale.

Da parte sua, il Presidente Erdoğan si è congratulato con il nuovo primo cittadino di Istanbul via Twitter, dopo essersi recato alle urne al mattino.

İmamoğlu e Dilek: la nuova 'prima coppia' conquista la curiosità dei cittadini

Al di là della retorica e del cliché del “dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna”, esiste un fondo di verità. İmamoğlu, durante il suo discorso, ha ringraziato per prima la moglie Dilek, da lui designata come la vera artefice del suo successo. Semplice, laureata, madre di tre figli e sostenitrice dell’emancipazione femminile.

Caroselli, balli e festeggiamenti per le strade di Istanbul

Tra canti e fumogeni da stadio, i festeggiamenti sono andati avanti per diverse ore in numerose zone della città, in modo particolare a Kadikoy e Besiktas, roccaforti dell’opposizione in cui il nuovo sindaco ha vinto con percentuali superiori all’80%.

İmamoğlu ha invece festeggiato l’agognato risultato a Beylikduzu, distretto periferico, situato nella parte europea della città, che ha governato negli ultimi cinque anni. Migliaia di persone hanno accolto il ritorno a casa di İmamoğlu da sindaco di tutta la città.

Un neo-sindaco pacato

Volto della nuova generazione del Chp (Cumhuriyet Halk Partisiù, il Partito Repubblicano del Popolo, l'opposizione a Erdoğan, Ekrem İmamoğlu, 49 anni, ha studiato Economia aziendale e poi conseguito un master in Gestione delle risorse umane all’Università di Istanbul. Dopo aver lavorato nell’azienda di famiglia, ha fatto il suo ingresso in politica a livello locale, nel Partito Popolare Repubblicano, la forza politica erede diretta di Mustafa Kemal Atatürk, primo Presidente della moderna repubblica turca.

Lontano da toni aggressivi, ma, anzi, calmo e tranquillo, con il suo slogan rassicurante, ma innovativo “Tutto andrà bene”, è riuscito a ridare speranza alla Turchia, riuscendo a unire forze politiche diverse (il partito nazionalista Iyi e quello filocurdo di sinistra Hdp), ponendo in questo modo fine al mito dell’invincibilità alle urne dell’Akp, partito di Erdoğan, di cui ormai la Turchia sembra stanca.

Istanbul, capitale culturale ed economica della Turchia è da sempre una città chiave, oltre a essere la più popolosa del Paese e dell’intera Europa; vide come sindaco proprio Erdoğan dal 1994 al 1998, che solo in seguito approdò alla politica nazionale. Ricoprire quindi il prestigioso ruolo di primo cittadino di Istanbul permetterà a İmamoğlu di misurare le sue ambizioni politiche e quindi, forse, sfidare Erdoğan nelle elezioni presidenziali del 2023.